Si chiama CAPACITY ed è il progetto presentato dall’amministrazione comunale al bando nazionale per la riqualificazione delle periferie urbane delle Città Metropolitane. Le risorse richieste sono poco meno di 18 milioni di euro. Non mancheranno le polemiche, soprattutto per la modalità di selezione delle proposte presentate dai privati dopo l’avviso di manifestazione d’interesse bandita a fine luglio dal Comune. Delle 16 presentate ne sono state scartate più della metà e tra quelle accolte figura la Fondazione di Comunità che ha come segretario generale Gaetano Giunta, fatto questo che scatenerà polemichei.
Al momento dell’avviso di manifestazione d’interesse gli ambiti individuati dall’amministrazione per le proposte erano: Gazzi, Fondo Saccà, Giostra, Camaro, Tirone, Villaggi collinari, Zona Falcata, Fondo Fucile, Villaggio Santo. Sedici le proposte presentate, ridotte a 12 dalla Commissione di valutazione. La giunta ha però ulteriormente ridotto il numero dei progetti accolti e le aree d’intervento. Alla fine gli ambiti individuati nel progetto sono quelli “ricompresi tra le fiumare “CAMARO” e “GAZZI”con particolare riferimento alle zone denominate “Fondo Sacca”, “Fondo Fucile”, “Camaro ex forte Petrazza”, “Camaro ex stazione R.F.I”. Nel progetto inoltrato al Ministero sono stati inseriti anche la via Don Blasco ed interventi per la pubblica illuminazione.
Delle 16 proposte presentate ne sono state prese in considerazione meno della metà, anche se nella delibera di giunta del 25 agosto non si evince alcuna graduatoria o punteggio o criterio di valutazione adottato sia per la scelta delle aree confluite nel progetto finale che nella scelta dei partner privati co-finanziatori. Non si evince neanche il numero esatto delle proposte selezionate ed inserite in Capacity.
Tornando al progetto è articolato in assi ed azioni, ha la durata di 30 mesi e prevede un importo di finanziamento pubblico di 18 milioni di euro. Alla delibera di giunta è allegato anche lo schema di protocollo di intesa che dovrà essere sottoscritto dai soggetti privati co-finanziatori del progetto.
“Le fortune del settore delle costruzioni, che a Messina affondano le radici nel post terremoto, in realtà non hanno dato risposta all’emergenza abitativa- si legge nella relazione allegata all’istanza di partecipazione al bando- Ciò che resta del boom edilizio sono gli interventi a rischio sulle colline e un'edilizia senza qualità, spesso anche nelle aree più ricche e più pregiate da un punto di vista ambientale. Capacity nasce in continuità con azioni già avviate da questa amministrazione che ha sposato i principi della sostenibilità, della resilienza e del consumo di suolo zero guarda all’unico modello possibile di innovazione sociale: la rigenerazione culturale”.
Gli interventi riguardano quindi le zone più degradate ed a rischio e si articolano sia in processi di riqualificazione e risanamento che in interventi sul campo sociale.
“I luoghi cospicui del progetto sono rappresentati da 4 polarità spaziali (Fondo Saccà, Fondo Fucile, Forte Petrazza, Camaro), la via Don Blasco, il percorso di mobilità dolce della tratta ex Ferrovie Gazzi-Camaro, il circuito di mobilità sostenibile con bus elettrico e la riqualificazione ambientale e risanamento igienico dell’alveo del torrente Bisconte-Catarratti”.
Il cuore di Capacity è il progetto pilota di rigenerazione sociale a Fondo Saccà con un “condominio sperimentale” realizzato con pratiche di autocostruzione assistita e salariata. Partner privato del progetto di co-housing è la Fondazione di Comunità.
Ci sono poi i progetti che riguardano i processi di empowerment della comunità giovanile, favorendo lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile e sociale e gli interventi in campo sociale ed educativo nelle zone a rischio. Infine ci sono gli interventi che riguardando l’ambiente, coinvolgendo sia il Forte Petrazza che l’ex stazione di Camaro. Parte determinante di Capacity è anche il microcredito per il quale è prevista l’istituzione della Scuola Euro-Mediterranea di Economia Etica (SEME) di Bellezza e di Pace. Anche in questo caso c’è la Fondazione di Comunità (capofila), la Reves, il consorzio europeo delle Banche Etiche, la Kip International School ed Ecos-Med. La SEME avrà il “compito di attrarre talenti creativi e tecnici e permetterà di strutturare i servizi ausiliari del microcredito”.
I progetti personalizzati e comunitari di facilitazione e mediazione sociale relativi all’asse socialità saranno attuati dai soggetti partner Lilium c.s. e Associazione Hic et Nunc che da decenni operano sui territori.
Per quanto riguarda l’ambiente Capacity inserisce gli interventi a Forte Petrazza, con l’obiettivo di “ridefinire questo spazio come un luogo in cui convivono e si contaminano saperi del fare e dell'essere in relazione. Per l’ex Stazione ferroviaria di Camaro si prevede la realizzazione del “Parco Urbano per le Arti", “ un parco lineare finalizzato a promuovere la socializzazione e l’aggregazione della cittadinanza della vallata, favorire l'apprendimento di linguaggi non verbali e di competenze nel campo del teatro, della musica, dell'arte in genere e delle tecnologie”.
Nel progetto presentato al Ministero è stata inserita anche la via Don Blasco, che connette le aree del progetto con la Stazione centrale di Messina e le collega al viale Gazzi, l’ ammodernamento impianto pubblica illuminazione, la riqualificazione del torrente Bisconte. Previste anche azioni di mainstreaming: comunicazione reticolare e relazionale, attività seminariali e formative e azioni di comunicazione di massa (trasmissione periodica radiofonica dedicata) che saranno gestite a livello nazionale ed internazionale dalla rete europea REVES in collaborazione con Radiostreet Messina s.c.s.
Il valore complessivo del progetto è pari ad € 86.134.182,85 per cui si richiede un contributo di € 17.924.868,10 pari al 21%.
I partner privati dovranno sottoscrivere uno schema d’intesa. Stando alle modalità di co-finanziamento, risulta che nel caso del progetto di co-housing a Fondo Saccà le risorse provenienti dallo Stato saranno, nelle tre fasi complessive, di 2 milioni e 900 mila euro, quelle della Fondazione di Comunità 400 mila euro. Nei progetti di Eco-smed che prevedono misure di sostegno all’educazione, le somme previste saranno 200 mila euro dal governo e 200 dal partner co-finanziatore. Il Parco sociale del Forte Petrazza vedrà 519 mila euro dal bando nazionale e 175 mila dal Consorzio Sol.E. Per l’ex stazione di Camaro 1 milione e 400 mila proverranno dal governo e 500 mila euro dall’Associazione Santa Maria Regina.
Rosaria Brancato