Omicidio a Giammoro, disposta l’autopsia sul corpo della donna ritrovata imbavagliata e legata

Emergono nuovi particolari sull’omicidio di Caterina Basile, 87enne di Giammoro, il cui cadavere è stato ritrovato ieri mattina, all’interno della casa dove viveva, sulla Strada Nazionale. Quando i militari dell’Arma hanno fatto irruzione dalla porta principale, che era chiusa, si sono ritrovati dinnanzi alla scena raccapricciante. La donna era imbavagliata, con mani e piedi legati al letto, morta da diverse ore.

Nessuna ferita sul corpo, né di armi da taglio né di armi da fuoco, il che lascia intuire che la signora sia stata uccisa per strangolamento. Questa, ad ogni modo, resta soltanto un’ipotesi che potrà essere confermata o meno dopo l’esame autoptico disposto per domani.

I carabinieri coordinati dal Capitano Antonio Ruotolo sono al lavoro da diverse ore per ricostruire quel che è accaduto, nella frazione di Pace del Mela, la scorsa notte. I colleghi del Ris stanno effettuando diversi rilievi all’interno della casa, alla ricerca del pur minimo dettaglio per risalire all’identità degli assassini.

La pista più accreditata, al momento, continua ad essere quella della rapina. La casa è stata ritrovata completamente sottosopra, con mobili e suppellettili a terra. La porta d’ingresso non presentava segni di effrazione mentre gli inquirenti hanno ritrovato, nel retro, una finestra ancora aperta, segno che i due rapinatori avrebbero potuto utilizzare quella per entrare ed uscire dall’appartamento.

A lanciare l’allarme, ieri mattina, è stato il nipote di Caterina, preoccupato dal fatto che la zia continuasse a non rispondere né al telefono né al campanello di casa. Con un amico e con l'aiuto di una scala, è riuscito così a salire fin alla finestra della casa della donna e, quando è entrato, si è trovato dinnanzi la terribile scena.

Da qualche settimana, la signora viveva da sola nell'appartamento, in quanto la sorella si trova ricoverata nell’ospedale di Milazzo. Le indagini sono adesso coordinate dalla Procura di Barcellona, nella persona del Sostituto Procuratore Francesco Massaro. Al momento, non vi è nessun sospettato ma non si esclude che, a breve, possano esserci ulteriori sviluppi. (Veronica Crocitti)