“Il caos che si sta generando per la futura assegnazione dei nuovi 20 alloggi nel rione Taormina e i 60 che dovranno parzialmente risanare la baraccopoli di Fondo Fucile si può evitare se solo si riesce a completare l'iter già avviato per l'acquisto sul mercato dei restanti 27 alloggi, oltre ai 39 già acquistati, dell'ultimo bando aperto ai privati”.
E' questa la soluzione prospettata dal consigliere comunale Libero Gioveni, che chiede di “evitare la più classica delle guerre tra poveri che, purtroppo, nella storia del Risanamento non sono nuove. Già il 29 gennaio scorso, in una interrogazione presentata all'assessore al Risanamento Sebastiano Pino – spiega Gioveni – avevo chiesto di definire l'acquisto dei restanti 27 alloggi dell'ultimo bando (non ancora finanziati come i primi 39 per i quali mancano solo gli atti notarili), che tra l'altro risultano già periziati. Il costo complessivo dei rimanenti 27 alloggi dislocati per la città – prosegue il consigliere – è di circa 2 milioni e 200 mila euro. Se, come annunciato dall'assessore De Cola nei giorni scorsi, dovessero arrivare finalmente i 42 milioni di euro promessi nel 2014 per il Risanamento, le pedine per definire le nuove assegnazioni potranno essere messe tutto al posto giusto senza scontentare nessuno. I conti, infatti – sostiene ancora Gioveni – tornano tutti, anzi rimarrebbero altri 6 alloggi da assegnare non per il Risanamento, bensì per snellire la vigente e collaterale graduatoria dell'emergenza abitativa; in questo modo, quindi, sia i nuclei di Fondo Fucile (con il completamento dell'iter per l'acquisto sul mercato degli alloggi), sia le famiglie del rione Taormina (a cui andrebbero i nuovi 20 alloggi realizzati sui luoghi) sarebbero soddisfatti”. Ma intanto gli abitanti delle casette lato mare di via Taormina hanno occupato la palazzina.