Il complesso "Casa Nostra" rivede la luce ma solo grazie all'albero di natale che, nella giornata di ieri, è stato istallato dai volontari del comitato "Risaniamo Casa Nostra e alto una quindicina di metri, ad un anno di distanza dalla protesta degli abitanti della zona, stanchi di aspettare l'erogazione del serivizio di pubblica illuminazione che manca da 35 anni.
Dai burocrati di Palazzo Zanca in merito sia alla ripresa dei lavori di completamento del parco urbano, fermi da 14 mesi, sia sull'accensione dell'impainto di illuminazione stradale, completato 35 anni fa e mai entrato in funzione.
L'amministrazione comunale, ampiamente criticata dal comitato in merito al suo apparato burocratico lento e includente, continua a far promesse che poi, puntulamente, come più volte denunciato dal portavoce del movimento "Risaniamo Casa Nostra", Silvestro Bonanno, non vengono mantenute.
Era infatti il mese di ottobre quando l'assessore Pino aveva dichiarato che entro lo scorso mese si sarebbero prese decisioni definitive sia sulla ripresa dei lavori del completamento del parco urbano, sia sulla messa in funzione del'impianto d'illuminazione.
A due mesi da quelle dichiarazioni però, nulla è cambiato e ora sul complesso di Ritiro – Tremonti là dove sorgono le macerie di una delle sette palazzine demolite, simbolo di un risanamento avviato ma mai completato, la luce torna grazie ai volontari del comitato che hanno provveduto all'istallazione di un albero natalizio.
Adesso gli abitanti confidano sia in babbo natale che nella befana e sperano che questi possano far sì che la situzione si sblocchi poichè ormai, si è sempre più ostaggi della burocrazia, lenta e inconcludente.