La notizia dei 300 milioni di euro di debiti ha fatto tornare d’attualità la questione economica di Palazzo Zanca. Pur non avendo mai smesso di essere una priorità per l’Amministrazione Accorinti, sin dal giorno del suo insediamento, il responso dei tecnici dell’Ifel sulla massa debitoria del Comune di Messina (vedi correlato) mette finalmente la giunta nelle condizioni di poter avviare il percorso di risanamento dell’ente. Il vicesindaco ed assessore al bilancio Guido Signorino individua le prime due tappe fondamentali di questo percorso: il bilancio previsionale 2013 ed il Piano decennale di Riequilibrio che, spiega al telefono Signorino, cammineranno di pari passo.
Sebbene i termini per la presentazione della relazione di inizio mandato siano slittati al 30 novembre e quindi ci sarebbe tempo sino al 30 gennaio per rimodulare il piano di riequilibrio, l’intenzione dell’amministrazione comunale è infatti quella di redigere contestualmente il documento di risanamento ed il documento previsionale. «Il bilancio di previsione non può non tenere conto di ciò che inseriremo nel piano decennale» afferma Signorino.
E considerato che la legge ha prorogato al 30 novembre i termini per l’approvazione del previsionale, tra due mesi, il Comune potrebbe quindi avere entrambi i documenti, dai quali emergeranno le direttive della giunta Accorinti in tema di gestione economico -finanziaria dell’ente. In questi 60 giorni, l’amministrazione comunale proverà a chiudere, ove possibile, accordi transattivi per rendere ancora più precisa la quantificazione dei debiti con le società partecipate ma anche quella dei cosiddetti debiti latenti, derivanti ad esempio da contenziosi in atto. La definizione “chirurgica” della massa debitoria consentirà di mettere a punto in maniera più efficace le misure correttive che saranno inserite nel piano di riequilibrio, dalla cui approvazione da parte del Ministero e della Corte dei Conti dipende l’erogazione dei circa 50 milioni di euro stanziati dal Governo nel Fondo di rotazione per il Comune di Messina.
Prima del Bilancio di Previsione 2013 e del piano di Riequilibrio, in Consiglio comunale dovrà però arrivare il Bilancio consuntivo 2012, che l’amministrazione comunale ha già rispedito all’area economico-finanziaria per ben 2 volte sollecitando alcune correzioni , legate soprattutto al sopravvenuto sforamento del patto di stabilità 2012(vedi correlato) . Il documento economico dovrebbe essere approvato per legge entro il prossimo 30 settembre, ma è probabile che entro quella data non riesca ad approdare in Aula e che, causa inadempienza, a Palazzo Zanca arrivi un commissario ad acta inviato dalla Regione . Circostanza questa che nel palazzo comunale si è ripetuta spesso negli ultimi anni. (Danila La Torre)