“L’assoluto degrado in cui versano da decenni porzioni importanti del tessuto urbano della città impongono a tante famiglie condizioni d’invivibilità ed insalubrità assolutamente non giustificabili e di cui l’Amministrazione avrebbe dovuto prendersi carico con azioni risolutorie ed un percorso coraggioso. Alcune zone sono state restituite alla città a seguito di interventi effettuati negli scorsi decenni con interventi decisi ma non tutti compiuti ed efficaci: alcune porzioni sbaraccate sono rimaste non edificate e lasciate nell’abbandono senza la possibilità di poter edificare i necessari alloggi indispensabili a mitigare il bisogno abitativo dei nuclei familiari attualmente residenti in aree degradate. Purtroppo la mappatura coincidente delle zone da risanare, report anno 2002, è datata e non consente una programmazione realistica ed aderente alla realtà odierna”. Ad accendere i riflettori è la presidente del consiglio comunale Emilia Barrile che ha scritto al sindaco Accorinti e all’assessore al Risanamento Sebastiano Piano ricordando che era stato richiesto un elenco delle priorità individuate dall’Assessorato competente quale prima azione al fine di poter mobilizzare il percorso del risanamento e definire la complessa problematica targata “Risanamento”, ma senza aver ottenuto nessun risultato. La presidente ricorda che si è sottolineato più volte la necessità di partire da un approfondito e reale screening dell’effettivo fabbisogno di alloggi per una giusta risoluzione del problema evidenziando il fatto che molte casette o baracche non sono utilizzate dagli assegnatari come alloggio ma adibite dagli stessi a deposito od altro uso perché domiciliati in altro luogo. Sono stati richiesti, inoltre, gli adempimenti necessari al reperimento di alloggi per soddisfare il fabbisogno della sistemazione definitiva dei nuclei familiari residenti nelle aree da risanare, utilizzando un più snello rinvenimento sul mercato per l’acquisto delle unità immobiliari necessarie.
“Oggi è palese una preoccupante stagnazione delle azioni necessarie ad uscire da questa grave impasse. L’ultimo bando relativo all’Emergenza Abitativa, infatti, è stato posto in essere dalla precedente Amministrazione, pur essendo rinnovabile ogni anno, e gli assegnatari non vengono individuati in tale graduatoria ottenendo, così, un corretto scorrimento ma scelti solo sulla base di deroghe e motivazioni varie”.
La presidente Barrile chiede al sindaco un necessario, anche se tardivo, atto d’indirizzo che la Giunta deliberi al fine di valutare di strumenti realmente operativi per affrontare e risolvere i troppi problemi del risanamento messinese.