MESSINA – ll post baracche. “La piazzetta del parco Sant’Antonio apre ai cittadini. Si tratta della rinascita
di un’area rimasta incompiuta più di vent’anni. Restituiamo questo spazio alla città”, annuncia Marcello Scurria, sub commissario del governo per il risanamento delle baraccopoli di Messina. E sottolinea: “È un simbolo di rinascita e speranza e siamo orgogliosi di aver completato un’opera che i residenti del quartiere attendevano da molti anni”. L’inaugurazione è lunedì 1 luglio, alle 18.30. Si tratta della piazzetta
ovale adiacente all’anfiteatro del parco di Camaro e accanto alla Chiesa di San Paolo Apostolo. Dopo la demolizione delle 50 baracche avvenuta il 20 novembre 2003, l’opera di realizzazione di un parco urbano su misura dei residenti era rimasta incompiuta per lungo tempo.
La cerimonia di apertura sarà arricchita da un momento musicale curato dal conservatorio Corelli e dal Teatro Vittorio Emanuele. Durante l’evento verrà scoperto il busto in bronzo dedicato a Giuseppe Malgioglio, primo parroco di Camaro S. Paolo, che, grazie all’iniziativa della comunità, è stato incluso nel progetto di riqualificazione della piazza.
Saranno presenti il sub commissario Marcello Scurria, la prefetta Cosima Di Stani, il sindaco Federico Basile, il dirigente scolastico Provinciale Stello Vadalà, la dirigente scolastica del vicino Istituto Comprensivo La Pira Gentiluomo, la professoressa Luisa Lo Manto, i suoi studenti, le famiglie residenti nel quartiere e l’impresa che ha eseguito i lavori: Edil Gi del geometra Alberto Giacobbe.
Il progetto di riqualificazione, realizzato dall’architetta Grazia Marullo, coordinatrice del settore tecnico della struttura commissariale, ha posto particolare attenzione all’uso del colore nel grigiore cittadino.
“Le sedute dell’area ovale sono state trattate con la sequenza dei colori dell’arcobaleno, simbolo di rinascita per un’area incompiuta. Introdurre un brano di tessuto urbano colorato all’interno di un parco, che con il suo verde spezza la monotonia monocromatica del grigio cemento, può determinare un forte
cambiamento”, ha spiegato l’architetta Marullo. “Questo arcobaleno di colori è un simbolo di speranza e gioia, che trasforma il grigio cemento e infonde nuova vita nello spazio”, ha aggiunto.
La piazzetta include una fontanella, giochi per bambini, spazi verdi, panchine e un tavolo, creando un punto di ritrovo importante per la comunità. Questo spazio potrà diventare un luogo di aggregazione e di vita sociale.
La parte dell’area che ospita l’anfiteatro, invece, sarà completata entro la fine del 2024. Come da progetto inziale, ai lati dell’anfiteatro saranno collocate le statue dei mitici fondatori della città di Messina, Mata e Grifone, e sarà destinata una zona ai murales.