Le due associazioni attaccano i contestatori: “Fanno politica elettorale, il rischio è di perdere i finanziamenti”
“Un degrado ambientale vergognoso che riduce la qualità della vita di interi quartieri e affievolisce nei cittadini il senso della legalità e la fiducia nelle istituzioni”. Legambiente e Adis danno “atto alle giunte De Luca e Basile di aver dato una sterzata decisiva al risanamento” ma sottolineano che “il percorso resta troppo lento”.
Per risolvere definitivamente il problema baracche, secondo le due associazioni, “non basta l’acquisto di case dai privati, è necessario potenziare al massimo la costruzione di nuovi alloggi con fondi pubblici”.
Ricordano che il progetto PinQua (Programma Innovativo Qualità dell’abitare), “prevede l’acquisto di 300 case, ma anche la costruzione di 400 alloggi nelle aree sbaraccate, recuperando, nelle stesse aree, attrezzature per l’attività sportiva, spazi per la socializzazione e l’impiego del tempo libero, nonché altri servizi”.
Le accuse ai contestatori
Poi l’attacco contro chi contesta il progetto. “Appare a nostro avviso penoso e demagogico che, adesso che i progetti sono in fase esecutiva, due consiglieri comunali (su 32) e due presidenti di quartiere chiedano di ridimensionare un progetto, premiato per la qualità dell’abitare, dopo quattro anni dall’ottenimento del finanziamento. Se l’azione dei contestatori avesse successo, ostacolando la costruzione di case da assegnare ai baraccati, la conseguenza sarebbe un ulteriore e grave ritardo nel Risanamento, visto che l’acquisto di alloggi da privati (che noi condividiamo) procede in realtà con molta lentezza. Lo testimonia il numero esiguo degli acquisti conclusi con atto notarile. Per una politica dal sapore elettoralistico, si fa correre alla città il serio rischio di perdere il finanziamento, eventualità disastrosa ma non impossibile”.
L’appello
Infine l’appello all’assessore Salvatore Mondello, “di non cedere alle contestazioni sbagliate e di non accettare il ridimensionamento della fase costruttiva, poiché le conseguenze sul Risanamento sarebbero negative”.
Il problema è che i 400 alloggi si costruiranno sempre nelle stesse zone che si sono portate dietro questa croce da sempre. Eppure sono periferie a 3-4 Km dal centro cittadino.
Se si vuole risanare costruire immobili di pregio e strutture che migliorano la qualità della vita dei residenti.
No case popolari degrado potenziale e abbrutimento del territorio!
Aumento della delinquenza e del degrado!
Poi qual è il criterio eventualmente per assegnare ai baraccati le case nuove oppure quelle acquistate nel territorio?
Grazie