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Risanamento, ora Rione Taormina, poi l’ex lavatoio. La Cava: “Resta la priorità ai fragili”

MESSINA – Sul fronte del risanamento, è stato un 2023 importante per Messina e lo sarà anche il 2024, che inizia subito con due passi importanti. A spiegarlo è stato il presidente di Arisme, Vincenzo La Cava, ospite della sesta commissione consiliare presieduta da Giuseppe Busà.

I prossimi passi

L’avvocato La Cava ha parlato di come si è chiuso l’anno e di quali saranno i prossimi passi: “Abbiamo liberato un centinaio di case occupate da fragili e fragilissimi e a dicembre abbiamo operato a Camaro Sottomontagna. In questa fase di liberazione dell’area abbiamo assegnato 10 nuovi alloggi e a breve partiremo con la demolizione”. Come spiegato a dicembre (qui l’articolo), le case a cui fa riferimento La Cava, “liberate” appena un mese fa, sono le ultime strutture che erano rimaste in piedi della grande baraccopoli ormai distrutta, proprio a Camaro Sottomontagna.

Il presidente di Arisme ha proseguito: “Lì, nella zona di Camaro, sorgeranno due parchi urbani. Passando al rione Taormina, oggi insistono una decina di casette che bloccano le opere di collegamento della strada con la via Don Blasco. Entro gennaio assegneremo queste case per poter procedere e realizzare successivamente un ulteriore tratto di strada per la via Don Blasco. Dopo il rione Taormina ci sposteremo nella parte dell’ex lavatoio a Giostra. I prossimi interventi saranno questi, ma sia chiaro che quando pervengono richieste da soggetti fragilissimi hanno queste la priorità. Le problematiche sanitarie sono sempre in itinere”.