Cronaca

Risanamento, Oteri al sindaco sul rischio fondi e progetti: “C’è una data per i cantieri?”

MESSINA – Fondo Saccà, Fondo Fucile, Camaro Bisconte, Rione Taormina, Giostra e Annunziata. Sono queste le sei zone al centro dell’interrogazione presentata dal consigliere del gruppo misto Cosimo Oteri al sindaco Federico Basile, all’assessore Salvatore Mondello e al subcommissario Marcello Scurria. L’argomento è il risanamento e Oteri ha deciso di inviare l’interrogazione “dopo aver verificato ancora una volta il blocco delle attività di risanamento nelle aree suindicate e paventando il rischio che si perdano anche i fondi relativi al recupero delle stesse”.

In premessa ha spiegato che “per il risanamento delle aree suindicate sono disponibili fondi per 99 milioni di euro; che gli stessi dovrebbero essere utilizzati per realizzare quasi 400 appartamenti (84 a Fondo Fucile; 102 a Bisconte; 108 rione Taormina con fondi Pinqua e altri 106 da delibera CIPE); che a gennaio 2023 sono state aggiudicate le gare per la progettazione degli stessi, vinte con un ribasso del 42% dalle imprese AICOM e la GHEA Engeenering and consulting, mentre a realizzare tutti gli alloggi sarà il Consorzio Integra di Bologna”.

Oteri sulla “restituzione di oltre 16 milioni di euro”

E ha poi fatto riferimento alle notizie sulla “restituzione di oltre 16 milioni di euro di fondi che si dovranno restituire all’Agenzia di Coesione” e ai fondi Pinqua, che per Oteri porteranno alla “costruzione di quartieri-ghetto che nulla risolveranno dal punto di vista sociale per l’integrazione di intere famiglie tenute da decenni ai margini della società nonostante le tante promesse elettorali”. Oltre a sottolineare il “degrado” di “livelli intollerabili” a Fondo Fucile e Fondo Saccà.

E quindi le richieste, quattro, direttamente a Basile e Mondello: di indicare “una data per l’avvio dei cantieri” in queste aree; di spiegare “i motivi che hanno determinato questo intollerabile ritardo”; di rispondere sul “rischio di perdere i fondi assegnati a questi progetti”; e di sapere “chi gestisce i singoli progetti di risanamento delle aree degradate della città, quali facciano riferimento all’Arisme e quali ad altri soggetti”.