Il Teatro per Sognare: progetto per i detenuti del carcere di Gazzi

"Il Teatro per Sognare”, ideato dall’associazione D’aRteventi , e diretto dall’attore e regista Flavio Albanese della Compagnia del Sole, è un progetto che mira a rendere sostanziale il fine rieducativo delle carceri italiane, coinvolgendo i detenuti, in questo caso quelli della casa circondariale di Gazzi di Messina, in corsi di scrittura e recitazione.

La proficua sinergia tra la Caritas diocesana, l’ associazione D’aRteventi, la Casa Circondariale di Gazzi, l’Istituto “G. Minutoli” e il Teatro Vittorio Emanuele, ha l’obiettivo comune di creare un percorso culturale, realizzato attraverso il teatro, all’interno del carcere come momento di aggregazione, inclusione, riflessione, approfondimento e riscatto. Questi gli elementi che costituiscono la mission della Caritas e che rappresentano il comune denominatore tra i soggetti coinvolti.

"Il Teatro per Sognare" sarà presentato giorno 8 giugno 2017, alle ore 10.30 presso la Cappella di Santa Maria all’Arcivescovado. Alla conferenza stampa prenderanno parte: il presidente di D’aRteventi, Daniela Ursino, l’Arcivescovo Mons. Giovanni Accolla, il presidente del Tribunale di Sorveglianza, Nicola Mazzamuto ,il direttore della Caritas, padre Giuseppe Brancato, l’attore e regista Flavio Albanese, il direttore della casa circondariale di Gazzi, Calogero Tessitore, il direttore artistico della prosa del Teatro Vittorio Emanuele, Simona Celi e il preside dell’Istituto Superiore “ G. Minutoli”.

Il progetto si dividerà in due fasi. La prima, dal 6 al 14 giugno, durante la quale l'attore e regista Flavio Albanese svilupperà con un gruppo di detenuti, di alta sicurezza, un percorso laboratoriale basato sulla consapevolezza del corpo e della respirazione, elementi fondamentali per un attore, e sulla scrittura. Si affronteranno vari temi: libertà, felicità, realtà, finzione; con l’obiettivo, attraverso lo strumento della scrittura, di creare un racconto, con pensieri, riflessioni, sensazioni che possano far sognare. La restituzione del laboratorio si terrà presso il Teatro del Carcere alla presenza del personale della casa circondariale e dei detenuti.

La seconda parte del progetto, prevista nel mese di ottobre vedrà sempre Flavio Albanese impegnato a riprendere il lavoro testuale condotto a giugno, lavorando per perfezionare il testo, insieme ai detenuti, ed arrivare a realizzare un evento teatrale unico, messo in scena presso il Teatro Vittorio Emanuele. In questa seconda fase saranno anche coinvolti alcuni studenti dell'Istituto "G. Minutoli" e giovani attori, come momento di confronto e scambio tra diverse realtà per rafforzare nei ragazzi il senso di consapevolezza.