Palazzo Zanca e quelle consulenze esterne che non convincono. La Fp Cgil insorge contro gli incarichi affidati dall’amministrazione Buzzanca a professionisti esterni al Comune, come ad esempio nel caso della costituenda Galleria d’arte al Palacultura (vedi articolo correlato).
«Non ci sono soldi per il salario accessorio dei dipendenti comunali per l’integrazione oraria al personale contrattista – attacca il sindacato in un comunicato – e il sindaco Buzzanca continua ad affidare incarichi di consulenza a professionisti esterni ,in spregio alle norme che regolano la materia». Secondo la FP CGIL incarichi di consulenza devono essere immediatamente revocati perché adottati in assenza di regolamento comunale che disciplini i criteri i requisiti e le procedure per l’affidamento degli incarichi individuali . «Gli incarichi spiega -Clara Crocè segretario generale della FP CGIL- di regola possono essere conferiti a professionisti esterni solo per motivi straordinari e per esigenze temporanee . Non devono riguardare attività generiche o comunque riconducibili le normali mansioni del personale in servizio presso e dovrebbero essere conferiti tramite procedure di comparazione di curricula professionali degli esperti, contenenti la descrizione delle esperienze maturate in relazione alla tipologia di incarico da conferire, seguita da un eventuale colloquio con i candidati. In assenza di regolamento il Sindaco non può continuare ad affidare incarichi all’esterno».
«E’ ora di dire basta a un sistema che svilisce ogni giorno il valore del lavoro dei dipendenti comunali – continua Crocè- la misura è colma. Immotivati e continui trasferimenti del personale, ricorso eccessivo a consulenze esterne, assenza di obiettivi e di programmazione. I dipendenti non ne possono più incarichi e promozioni, al personale del suo staff, gruppi di lavoro ben remunerati, immotivati e continui trasferimenti del personale, ricorso eccessivo a consulenze esterne. Si depauperano le risorse dell’Ente, in spregio alle più elementari norme contrattuali».
«II sindaco – conclude Crocè – incominci a fare una cosa sensata: rassegni la delega al personale, abolisca il ricorso al professionisti esterni, valorizzi le numerose professionalità che vanta il Comune di Messina , riduca il suo staff . La FP CGIL è disponibile al confronto per riorganizzare la macchina amministrativa a tutela dei lavoratori e dell’utenza , il Comune di Messina non è l’azienda privata del primo cittadino».