Nel 2014 la gestione dei rifiuti costa ancora troppo. Tutte le spese del Piano Finanziario

Pochi giorni fa l’annuncio dell’assessore Daniele Ialacqua: “La nuova tassa sui rifiuti sarà meno costosa della Tares”. Ed anche se la Tari, così si chiama il tributo 2014, non è ancora passata al vaglio del Consiglio comunale e dunque non è stata approvata e introdotta, l’esponente della giunta Accorinti ha giocato d’anticipo e lanciato un messaggio per rassicurare i cittadini. La certezza dell’assessore si basa sul nuovo Piano finanziario che elenca tutti i costi della gestione rifiuti messinese. Costi che anche stavolta dovranno essere sostenuti per intero dai cittadini e che nell’ultimo anno sono stati nota dolente per chi si è ritrovato a pagare una Tares salatissima. La novità è che però rispetto al 2013 c’è stato un leggero risparmio, anche se non considerevole come magari si sperava: nel 2014 il costo totale ammonta a 41.953.644,80 euro contro i 42.009.692,60 del 2013 poi lievitati fino a 44 milioni. Sono questi i numeri del pianeta rifiuti. E i 41.953.644,80 euro non sono di certo la cifra che l’assessore Ialacqua sperava di leggere dopo un anno di amministrazione, l’obiettivo era molto più ambizioso ma le difficoltà sono infinite e ancora non sono evidentemente bastate le operazioni messe in campo per risollevare un settore in profonda crisi.

Per capire come si compone questa cifra è necessario andare a esaminare tutti i numeri che raccontano il pianeta rifiuti messinese. Iniziamo l’analisi dai “costi servizi igiene ambientale” che ammontano in totale a 28.927.878,17 euro. Sotto questa voce vengono inseriti i “servizi standard” e vediamo che si spende: 8.115.028,33 per raccolta dei rifiuti stradale; 8.989.924,77 per spazzamento manuale e meccanizzato; 1.171.340,18 per pulizia fiere e mercati; 848.012,80 per gestione della piattaforma di Pace; 1.205.161,20 per le discariche abusive e l’amianto; 2.304.287,81 per trasporti, trasferenza e discarica. Totale: 22.633.755,09. Rispetto al 2013 leggero risparmio in tutte le voci, aumenta di circa 200 mila euro solo la cifra destinata al trattamento delle discariche abusive, un fenomeno che purtroppo è sempre più difficile estirpare e che si fa ancor più pesante nei momenti di emergenza come quelli vissuti negli ultimi mesi.

Continuando a scorrere i numeri si passa poi ai “costi di gestione della raccolta differenziata” e si scopre che costa alla città 4.484.938,63 euro, ma non ci sono ancora i dati sui ricavi della differenziata. Messinambiente ha fornito dei dati provvisori relativi ai primissimi mesi dell’anno e si calcola un introito di 116.784,67 euro, numeri che sono ancora troppo bassi e che indicano la lentezza con cui la città sta percorrendo la strada della differenziata. Nel dettaglio si spende ad esempio 1.096.384,27 per la raccolta del cartone, 633.841,13 per il porta a porta delle utenze commerciali, 1.464.775,48 per la gestione delle isole ecologiche. Rispetto al 2013 si è deciso di puntare più risorse proprio sulla differenziata: si sono previsti 400 mila euro in più per le isole ecologiche che effettivamente sotto la spinta Tares vengono utilizzate molto di più dai cittadini.

Ci sono poi i “servizi vari” come ad esempio la pulizia dei cimiteri per cui si spende 989.042,68 euro; 321.420 euro per il conferimento nelle piattaforme per la raccolta differenziata; 283.127 per il trattamento del materiale da differenziata; 147.735 euro per pulizia spiagge; 145.068,84 per pulizia torrenti; 302.290, 92 euro per oneri usufrutto mezzi, attrezzature e impianti.

La seconda tabella indica invece i “costi di gestione dei rifiuti + ulteriori servizi” e vediamo che si prevedono 10.348.152,27 per lo smaltimento dei rifiuti, dunque tutte quelle spese che riguardano i costi della discarica. Poi c’è l’Ato 3 che continuerà a rappresentare un costo nella gestione dei rifiuti fino a quando la Regione non deciderà di chiudere definitivamente questo capitolo per passare al nuovo sistema delle Srr. Il costo della struttura Ato 3 cala drasticamente rispetto al 2013 e si attesta sui 931.592, 40 euro, ma aumenta di quasi 600 mila euro il budget destinato all’Ato per la manutenzione delle ville e delle aree a verde che passa dai 1.193.247 euro del 2013 a 1.746.021,96 nel 2014. In tutto questo quadro ancora una volta spicca il costo del personale impiegato nei servizi di igiene ambientale che ammonta a 18.641.678 euro.

Il Piano Finanziario è stato redatto tenendo in considerazione quanto più possibile i servizi effettivamente resi, tanto che molte spese sono state rimodulate e riviste rispetto ai primi mesi del 2014 proprio alla luce di disservizi che si sono registrati nella gestione di alcuni servizi. Questo documento nelle prossime settimane arriverà in Consiglio comunale insieme al piano tariffario della nuova Tari. I messinesi però sanno già quanto dovranno pagare e soprattutto quanto costa il pianeta rifiuti.

Francesca Stornante