Dati positivi sul fronte della raccolta differenziata che si aggiungono ai risparmi sui costi di gestione di Messinambiente dell’era Ciacci-Rossi. L’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua non ha più dubbi: il lavoro che la governance scelta ormai un anno fa per gestire la società che si occupa dei rifiuti messinesi sta dando i frutti sperati. Dopo giorni di silenzio e probabilmente di riflessione sulla bufera scoppiata attorno al liquidatore di Messinambiente Alessio Ciacci e al suo pool di esperti, in primis Raphael Rossi, è l’assessore Ialacqua a difendere a spada tratta l’operato dei due amministratori. Le spese sostenute in questi mesi da Ciacci e dai suoi consulenti per viaggi, alberghi, ristoranti o la nuova consulenza riconosciuta da Messinambiente ad una società di Raphael Rossi nata pochi giorni prima della firma del contratto sembrano non aver minimamente scalfito il rapporto di fiducia che lega l’amministrazione Accorinti alla governance di Messinambiente.
“L’era Ciacci-Rossi ha determinato risparmi di gestione ormai consolidati di oltre 1 milione di euro. Cifre da capogiro ma raggiunte grazie alla sempre più preziosa collaborazione interna che ha ridotto le inefficienze ed i costi superflui costruendo un’azienda sempre più attenta alla qualità e all’economicità del servizio. Sono questi i fatti concreti che ci confermano la validità di scegliere professionalità del settore, che per Messinambiente, possano scrivere una nuova pagina. Massimo sostegno, visti i risultati, alla nuova governance e ai lavoratori dell'azienda per proseguire in questo processo di trasparenza e cambiamento che tanti risultati sta portando alla città e che ha visto cancellare le numerose e continue emergenze che prima, purtroppo spesso, eravamo costretti a subire" dice Ialacqua confermando dunque la volontà di procedere nella direzione intrapresa un anno fa ma senza entrare nel merito delle polemiche esplose nei giorni scorsi.
L’attenzione dell’assessore e soprattutto del liquidatore si concentra dunque su alcuni risultati ottenuti, non solo per quanto riguarda il notevole incremento degli ultimi mesi nelle quantità di raccolta differenziata a Messina, ma sulla qualità dei materiali avviati a riciclo che migliora sempre più. A fornire alcuni dati è proprio Ciacci che ad oggi non ha ancora detto la sua sul caso scoppiato attorno alle spese extra e alle consulenze, ma insieme a Ialacqua preferisce far parlare i numeri della differenziata. Per spiegare quali sono i miglioramenti registrati Ciacci parte dall’esempio del vetro, raccolto per oltre 68 mila kg nel solo mese di gennaio, passato dall’ultima fascia per qualità che il COREVE (il consorzio nazionale che effettua le analisi) denominata “E” alla “C”. Questo significativo miglioramento, spiega il liquidatore, comporta anche una maggiore remunerazione economica dei materiali conferiti che passa da 5 euro/tonnellata relativi alla fascia E ai 39 euro/tonnellata della C, con un conseguente vantaggio economico di circa 30 mila euro annui per la sola filiera del vetro. Anche carta e cartone hanno migliorato significativamente la qualità del materiale avviato a riciclo, come riconosciuto dalla Cartiera Cartesar di Salerno in una recente visita all’impianto effettuata da Ciacci, assieme al tecnico di Messinambiente, Roberto Lisi, e al consorzio nazionale COMIECO con il quale da mesi è in corso una collaborazione per un sostegno nazionale agli sforzi che la città di Messina sta facendo per migliorare la propria raccolta differenziata. Aumentato anche l’avvio a riciclo del verde, che da ottobre a gennaio ha visto trasformare in ottimo compost oltre 480 tonnellate di materiale, per un risparmio complessivo per la comunità di circa 25 mila euro per il minor costo rispetto allo smaltimento in discarica.
“Questi dati – evidenzia il commissario Ciacci – testimoniano la crescente sensibilità della cittadinanza di Messina che risponde in modo sempre più forte ed attento ai percorsi di raccolta differenziata che Messinambiente, con i suoi operatori, si sforza di migliorare continuamente. Grazie a questi dati procediamo in modo sempre più deciso verso il potenziamento interno della raccolta differenziata aumentando anche le azioni di ulteriore sensibilizzazione ed incontro con la cittadinanza”.
Proprio su questi primi dati del 2015 si è basata infatti la previsione di riuscire a introitare dalla raccolta differenziata circa 189mila euro per il periodo che va da gennaio a marzo, come riportato nell’ultimo piano finanziario che il Comune ha stilato per definire costi e servizi del settore rifiuti. 189mila euro, che in un anno significano circa 750mila euro di ricavi, che sicuramente sono un buon passo avanti rispetto ai miseri 90mila euro guadagnati nel 2013 ma che appaiono ancora bassi rispetto ai costi della raccolta differenziata che sempre nell’ultimo piano finanziario ammontano a 1.095.950 euro per il primo trimestre del 2015.
Il problema resta sempre quello degli impianti che mancano e del ritardo che si continua a registrare sul fronte della raccolta porta a porta. E’ lo stesso assessore Ialacqua a spiegare che senza l’avvio di questo nuovo sistema di raccolta non si potrà andare molto oltre i risultati finora ottenuti e il nodo da sciogliere è tutto dentro gli uffici di Palazzo Zanca che devono mettere a punto i passaggi necessari per poter usufruire del finanziamento regionale ottenuto per iniziare con il porta a porta anche a Messina. A creare qualche ostacolo la necessità di individuare da quale capitolo di spesa attingere per recuperare i 971mila euro che il Comune deve mettere sul piatto per poter beneficiare dei 3,7 milioni finanziati dalla Regione. Senza quella fetta di soldi comunali la raccolta porta a porta non potrà prendere il via. Considerato anche che servirà una delibera del Consiglio comunale per impegnare queste somme, servirà un bando per l’affidamento del servizio e ci vorrà dunque altro tempo per mettere in campo tutti i passaggi necessari per percorrere davvero questo percorso.
Francesca Stornante