"Sorprende che le due Organizzazioni Sindacali intervenute sulla vicenda, sulla scorta dei medesimi dati, abbiano espresso giudizi diametralmente opposti: la CISL, aprendo al dialogo ed apprezzando lo sforzo dell’amministrazione della Fondazione, si è resa disponibile in linea di principio alle soluzioni individuate che non compromettono i posti di lavoro e gli standard assistenziali; la CGIL agitando fantasiosi allarmismi e rifiutando a priori la ricerca di soluzioni a tutela del personale.
In merito la CGIL, in maniera strumentale, parla di “disastri” economici, quando la situazione non è tale e tutti i chiarimenti, a differenza di quanto gratuitamente affermato, sono stati limpidamente offerti senza alcuna “incongruenza”. Il consistente patrimonio della Fondazione, incrementato con l’ampliamento della Casa di riposo per Anziani, garantisce ampiamente i diritti dei lavoratori.
Le cause dell’attuale crisi di liquidità, sostenibile con i dovuti accorgimenti, hanno carattere temporaneo e sono individuabili: 1) nelle consistenti morosità di conduttori degli immobili più redditizi (con ingenti crediti, già in via di recupero); 2) nel rilascio forzoso per i locali ex EFAL e volontario da parte del Comune di Messina, per la Scuola Elementare a causa della spending review, di padiglioni adibiti ad aule, uffici e scuola. Nessuno di tali padiglioni è in stato di abbandono e neppure altri immobili istituzionali come impropriamente affermato, mentre sono in corso trattative, non facili per la particolare tipologia degli immobili, per nuove locazioni degli stabili rilasciati; 3) la carenza di circa 20 Ospiti, senza ad oggi riduzione di personale, nella Casa di riposo capace di ricevere ben 60 Ospiti. Tale carenza di ospiti, aggravatasi negli ultimi due anni, ha comportato i ritardi nei pagamenti degli stipendi che non si sono, al momento, potuti compensare per la temporanea diminuizione delle rendite.
Di fronte alla chiarezza di tali fatti ampiamente rappresentati ai Sindacati e loro legali ed ai dipendenti – peraltro presenti all’incontro solo in numero di quattro unità –non è comprensibile, né compatibile con l’interesse dei lavoratori e quello primario della Fondazione di salvaguardarne l’impiego, l’atteggiamento di preclusione al dialogo e di strumentale allarmismo assunto dalla CGIL, arrivata al punto di interferire con scelte discrezionali della Fondazione, da sempre condivise ed apprezzate dagli organi istituzionali preposti alla vigilanza.
Al di là delle inconsistenti perplessità che trapelano dal comunicato stampa della CGIL, ci si auspica una fattiva collaborazione di questa Organizzazione sindacale in questo delicato momento della vita lavorativa dei dipendenti".