“Più che alla vicenda delle ‘galline alla riscossa’, la questione andrebbe accostata in modo più opportuno agli eventi spiacevoli che l’assessore Cacciola e altri commercianti favorevoli all’isola pedonale hanno dovuto subire”.
Parole dell’assessore al Commercio, Patrizia Panarello, che era stata chiamata in causa dal consigliere comunale Giuseppe Trischitta, in seguito alla denuncia da parte di un commerciante contrario all’isola pedonale al quale sono state tagliate le gomme dell’auto. Trischitta aveva associato l’atto intimidatorio proprio alle vicende legate all’isola pedonale ed aveva auspicato un intervento dell’assessore, che lo aveva criticato per le frasi poco opportune pronunciate in Consiglio comunale nei confronti di quattro colleghe.
“Minacce e intimidazioni sono state fatte al corpo di Polizia Municipale fuori dai mercati – riprende la Panarello – e ancora atti vandalici hanno colpito le auto di alcune insegnanti dell’Albino Luciani. Per non parlare poi delle modalità con cui è stato devastato il Circolo Arci Thomas Sankara. L’ultimo atto riguarda l’esplosione di una bomba-carta alla scuola primaria Mazzini, gesto sconsiderato e gravissimo per il quale i piccoli alunni avrebbero potuto rischiare la vita. In città esiste una cultura di violenza, vendetta e ritorsione dalla quale ovviamente mi dissocio”.
L’assessore esprime “forte sdegno per il clima intimidatorio che si respira in città” ma conclude con una frecciata rivolta a Trischitta: “Provo sdegno anche per le strumentalizzazioni politiche. Al di là delle parole che alimentano tensioni e contrapposizioni, distorcendo la verità, c’è una certezza: la città vuole l’isola pedonale, l’amministrazione Accorinti porterà a compimento questo obiettivo politico e da questo indietro non si torna”.