“E’ giusto che adesso si individuino le responsabilità di quanti si sono resi responsabili del disastro di Galati Marina”. Le accuse dei deputati regionali Dr, Beppe Picciolo e Marcello Greco, arrivano a poche ore di distanza da quelle della collega Valentina Zafarana, dirette contro la Regione e velate contro “assessori e deputati di turno”. E stavolta, gli assessori e i deputati di turno erano proprio i Democratici Riformisti, compreso il neo rappresentante con delega al Territorio e Ambiente, Maurizio Croce, che ha dato la notizia dell’arrivo di 200mila euro per la costa di Galati Marina.
Picciolo e Greco, però, vogliono distinguersi rispetto ai predecessori e ribadiscono che già in passato si erano occupati della vicenda. “La Politica aveva messo in moto gli strumenti a propria disposizione – hanno ricordato – e sia a livello regionale, con due interrogazioni, la prima a firma mia del 2009 e la seconda congiuntamente al collega Greco del febbraio scorso, oltre che a livello locale con le interrogazioni dei consiglieri comunali oggi Pdr presieduti dal capogruppo Elvira Amata e nel 2009 dal consigliere Giorgio Caprì, avevamo chiesto a gran voce di conoscere i motivi dell’erosione della costiera di Galati Marina e zone limitrofe e conseguentemente misure urgenti per mettere in sicurezza l’abitato pesantemente minacciato dalle mareggiate. Tutto questo si è risolto in un nulla di fatto ed il gioco dello scarica barile a livello di dirigenti regionali e comunali, con l'immancabile giustificazione della mancanza di risorse economiche, ha prodotto il disastro che oggi è sotto gli occhi di tutti”.
Le responsabilità, dunque, non sarebbero dei “soliti politici pigri e disattenti” ma di “una burocrazia che si è dimostrata nell’occasione ancora una volta cieca e sorda ai bisogni del territorio”.
Per individuare le responsabilità “di quanti potevano fare e non hanno fatto”, Picciolo e Greco hanno dato mandato all’avvocato Salvo Versaci di promuovere, a loro spese, azioni di responsabilità sia in ambito penale che contabile, denunciando i fatti e le azioni omissive alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti. "Questa volta la musica cambierà, ve lo assicuro – ha concluso il capogruppo Picciolo".