“Ha ben ragione il nostro Mario D'Agostino: giù le mani dal Sirina. Stravolgere la realtà dei fatti sembra essere una peculiarità di alcuni esponenti del movimento 5stelle e la richiesta formale di spostamento della cardiochirurgia pediatrica da Taormina a Palermo conferma la grande approssimazione con la quale si tenta di giocare con la vita dei territori siciliani”. Lo afferma il capogruppo all'Ars di Sicilia Futura, Beppe Picciolo che replica: ”Quanto affermato nella nota del movimento 5 stelle è sorretto da argomentazioni quanto meno pretestuose, il cui unico obiettivo è quello di portare nel capoluogo dell'Isola, con ulteriori spese a carico dei contribuenti, una struttura costata già alla Regione circa 12 milioni, i cui benefici si sono già iniziati a vedere in termini di riduzione dei viaggi della speranza ed il cui peso economico già da quest'anno costerà il 65% in meno”.
Secondo Picciolo, se il parametro è il baricentro della Sicilia allora il centro andrebbe trasferito a Caltanissetta, non a Palermo, dove verrebbe adesso collocata in un “repartino improvvisato ancora da riadattare”, non essendo ancora pronti i locali idonei ad ospitare in via definitiva il reparto.
“Risibile – prosegue Picciolo – appare poi il tentativo di delegittimare l'ospedale San Vincenzo di Taormina per la mancanza di un eliporto poiché la sua realizzazione è imminente e ad oggi Taormina dispone di una pista di atterraggio già utilizzata in passato per le emergenze proprio vicino al nosocomio, di contro potremmo obiettare, facendoci anche noi del male, che altri ospedali palermitani di terzo livello attendono ancora una pista d'atterraggio da realizzare per impedimenti burocratici. Non parliamo poi della Utin appena realizzata dal direttore dell’Asp, Gaetano Sirna, a Taormina che consentirà anche l'immediato ed eventuale ricovero dei bambini immaturi anche affetti da gravi disfunzioni cardiache. Le collaborazioni del Bambin Gesù sono già note a tutti i reparti di pediatria e chirurgia dell'isola grazie alla realizzazione anche di consulenze chirurgiche presso i vari ospedali territoriali. La mobilità passiva isolana nel settore è in netta riduzione e la nuova convenzione libera la regione dal pagamento di prestazioni eventualmente effettuate presso la sede romana del Bambin Gesù da piccoli pazienti sicilianiche approdassero a Roma. Nessuno nega l'importanza della buona sanità palermitana per tutta l'isola e la presenza non baricentrica dell'eccellenza Ismett già a Palermo ne è una prova. Però è anche vero che non possiamo consentire a nessuno di costruire mostri da sbattere in prima pagina per cavalcare logiche campanilistiche di basso profilo. A meno che non si traduca tutto nella morale della fiaba di Fedro della Volpe e l'uva, ovvero non posso arrivare ad averla da subito (la cardiochirurgia pediatrica) ed allora disprezzo quella che c'è dicendo che non è buona. Sarebbe davvero grave, ma i fatti elencati e sopracitati non sembrano prestarsi comunque ad altre interpretazioni ".
Sulla stessa linea anche il deputato regionale di Sicilia Democratica, Carmelo Currenti: "I molteplici successi di una equipe medica che giorno dopo giorno combatte la battaglia contro varie malattie che colpiscono il cuore dei bambini non possono essere soggetti ad analisi di natura esclusivamente economica. Non si può privare un'area geografica così ampia e densamente popolata di un servizio essenziale e strategico. Anziché ipotizzare il trasferimento del reparto che funziona bene si pensi di potenziarlo, vista l'eccellenza clinica che offre alla sanità siciliana".