"Niente di strano sul vincolo territoriale di competenza dell'Amam". Il sindaco Accorinti e l'assessore alle partecipate, Signorino, rispondono alla Femca Cisl sulla proposta di variazione dello statuto dell'Amam, attualmente in discussione in Consiglio Comunale.
"Le uniche varianti riportate negli articoli 1 e 3 concernono solo l’affermazione che Amam può essere posseduta solo da soci pubblici. E al riguardo che può svolgere il servizio idrico integrato, affidato in regime di in house providing, “non fuori dalla competenza territoriale del socio pubblico che detiene il controllo societario”. Poiché nulla osta che il Comune di Messina, una volta che il Piano d’Ambito dell’Ati Messina individui Amam come la società che possa gestire il servizio per l’intero ambito composto da 108 Comuni, ceda quote della società (articolo 6) agli stessi Comuni per consentire l’affidamento in regime di in house providing nell’intero territorio di competenza, la previsione di cui all’articolo 3 continuerà a essere soddisfatta. La giunta, adottando con deliberazione numero 635 del 12 settembre la proposta di “revisione straordinaria” delle società partecipate attualmente in discussione in Consiglio, ha prospettato per Amam proprio lo scenario futuro di divenire gestore del servizio idrico per l’intera area metropolitana ovvero per l’intero ambito idrico e su questo stesso scenario la stessa Amam, come da Piano Operativo Annuale 2017, sta predisponendo il Piano Operativo Triennale 2018-2020".
L’amministrazione ha anche predisposto apposito atto (propedeutico ai sensi della normativa regionale) con il quale si riconosce la natura di azienda in house providing del gestore. Dunque, una volta che il Piano d’Ambito avrà individuato l’Amam come società di gestione per l’Ambito Idrico, il Comune potrà cedere parte delle sue quote per consentire l’affidamento del servizio su scala metropolitana, e ciò in piena sintonia con le variazioni di Statuto di cui si discute.