Una protesta che puntava ad unico obiettivo: il confronto diretto con le istituzioni per giungere ad una soluzione condivisa Ha seguito infatti questi canoni il sit – in che ieri, a partire dalle 15:30, si è svolto davanti la facoltà di giurisprudenza dell'ateneo peloritano. Sono stati proprio gli studenti di legge i fautori della manifestazione, un'iniziativa partita dai consiglieri di dipartimento, in carica e non ancora in carica, che al consiglio di dipartimento ormai da mesi richiedono l'inserimento dell'appello di esami di marzo, da collocare in giorni in cui non possa creare disagi per le lezioni, agevolazione negata dalla rappresentanza dei docenti.
Circa 50 ragazzi si sono quindi dati appuntamento, nonostante le condizioni climatiche non proprio ottimali, per esprimere la propria opinione davanti ai cancelli della sede di studi, cercando di ottenere un colloquio con il direttore del dipartimento, il professor De Vero, al termine della seduta del consiglio prevista proprio in contemporanea alla protesta. De Vero si è mostrato aperto alle richieste dei giovani, chiarendo la situazione: un 'accordo può essere trovato, ma è necessario discuterne con il professor Perconti, prorettore alla didattica, responsabile dell'ambito.
Domani mattina quindi una delegazione di studenti incontrerà il prof. Perconti, cercando di mediare per creare una nuova possibilità per gli immatricolati di snellire il carico di studi e gestire gli esami in maniera più elastica. Se l'incontro con il prorettore darà esito positivo la palla passerà nuovamente nelle mani di De Vero, che nel caso in cui riceva da Perconti un "si" per la nuova sessione, si mostrerà totalmente disponibile ad avviare le pratiche. Si attende quindi l'esito della riunione.
Claudio Panebianco