Per anni ha detto che non voleva avere due poltrone, quella di sindaco di Messina e quella di sindaco Metropolitano. Quando l’Ars ha varato la riforma (salvo poi affondarla), nel giugno del 2016, ha accettato l’incarico suo malagrado sempre ribadendo la sua tesi e cioè che non voleva essere sindaco Metropolitano. Per un anno in realtà a guidare le sorti della Città Metropolitana è stato il commissario del Consiglio Metropolitano Filippo Romano, e Accorinti si è limitato a condividerne tutte le scelte. Prima della fine del commissariamento Romano ha deliberato l’atto d’indirizzo per decretare il dissesto di Palazzo dei Leoni ed Accorinti l’ha avallato ( mentre contemporaneamente a Palazzo Zanca si batte strenuamente per il Piano di riequilibrio perché contrario al default…..)
Dopo il ciclone della bocciatura Ars della riforma torna a Palazzo dei Leoni un commissario ed è Calanna. Accorinti, a differenza di Bianco e Orlando, non ricorre al Tar e si dice pronto a lasciare la poltrona. Frattanto Accorinti concorda con Calanna che è contrario al dissesto. Ed infatti il commissario Calanna vara il bilancio.
Poi pochi giorni fa Calanna rimette il mandato di commissario e Accorinti cambia idea. Scrive all’assessore Bernadette Grasso e si adegua ad Orlando e Bianco che sono rimasti sindaci Metropolitani. L’assessore firma quindi il provvedimento e Accorinti torna ad essere sindaco Metropolitano, ricoprendo di sua sponte quell’incarico che non gli è mai piaciuto. Insomma negli ultimi anni per quel che riguarda la poltrona della Città Metropolitana e il dissesto si può dire che la coerenza per Accorinti è un optional o che quantomeno non ha le idee molto chiare.
Da oggi è di nuovo sindaco Metropolitano e lo sarà fino al 30 giugno, quando subentrerà il nuovo sindaco di Messina ( a meno che non sia confermato per il secondo mandato). In realtà non è ancora stato risolto il nodo dell’impugnativa del ripristino delle elezioni dirette davanti alla Corte Costituzionale e non è detto che nel frattempo non vengano indette le elezioni per il rinnovo degli organi politici. In ogni caso davanti a sé Accorinti ha altri 3 mesi di carica.
Nello stesso periodo Filippo Ribaudo svolgerà il ruolo di commissario straordinario del Consiglio Metropolitano.
Rosaria Brancato