“Ho fiducia nella giustizia anche se qualcuno ha tentato di imbastire un processo farsa nei miei confronti.” Così ha esordito Cateno De Luca nella sala stampa dell’Ars durante la conferenza stampa con i suoi legali, gli avvocati Tommaso Micalizzi e Carlo Taormina. “La Suprema Corte di Cassazione ha punito la Pubblica Accusa di Messina che ha chiesto ed ottenuto l’arresto di De Luca con un quadro indiziario giudicato dalla stessa Cassazione inesistente e privo di qualsivoglia presupposto giuridico”: questa una delle dichiarazioni di Taormina che ha aggiunto: “Qualche Palazzo che ospita un pezzo della confraternita che ha architettato quest’attacco a De Luca dalla prossima settimana comincerà a tremare nel momento in cui saranno depositate le denunzie per calunnia ed estorsione contro gli accusatori”.
Micalizzi ha poi aggiunto: “A De Luca hanno tentato di far pagare il prezzo del suo modo di essere e di agire: uomo politico che non usa inchinarsi a certi santuari sconsacrati della mala politica o a certi ambientucci più o meno occulti”. De Luca così ha concluso: “Ritorno nel Parlamento Siciliano a testa alta dopo sei mesi di voluto e rispettoso silenzio per non disturbare il lavoro degli organi inquirenti che, purtroppo per Loro, sono stati sconfessati e dovranno dare conto, nelle opportune sedi, del loro operato nell’interesse supremo della giustizia. Continueremo con Sicilia Vera le nostre battaglie per cambiare l’amatissima terra di Sicilia”.