Se Atm piange, Messinambiente, almeno per il momento, ride. Il futuro è sempre un’incognita per entrambe le aziende partecipate del Comune di Messina, ma per la società di via Dogali quello a breve termine è assicurato. 3 milioni è la cifra giunta nelle casse dell’azienda, soldi che sono stati già tutti utilizzati. Pagati gli stipendi arretrati, una fattura per la ditta che si occupa del trasporto dei rifiuti a Mazzarrà, una per le ditte che forniscono i pezzi di ricambio, altre per onorare i debiti per la fornitura del carburante e per le assicurazioni di tutti i mezzi.
Nei giorni scorsi, la raccolta dei rifiuti non era stata eseguita interamente per lo sciopero della ditta che effettua il trasporto in discarica. Eliminato il problema, dunque, la raccolta potrà riprendere nella sua totalità e in pochi giorni potranno essere eliminati anche quei piccoli cumuli di rifiuti che attualmente si trovano in strada. Ed almeno per un po’ di tempo l’emergenza non si ripresenterà, ma anche per Messinambiente la questione va affrontata alla radice, per evitare che simili situazioni si ripetano con preoccupante periodicità.