De Luca ritira le nomine fatte al Teatro Vittorio Emanuele e preannuncia, qualora dovessero sorgere ulteriori dissidi con la Regione l’autogestione dell’Ente.
E’ quanto emerso dall’incontro di questa mattina a Palermo con l’assessore regionale Pappalardo.
“Non m’interessano le nomine, ma un serio piano industriale- scrive sulla sua pagina facebook- diversamente ci riprenderemo l’immobile del Teatro e avvieremo una nuova stagione di autogestione senza l’attuale personale”.
All’orizzonte potrebbe esserci quindi bufera a conclusione di un incontro durante il quale il sindaco ha esposto la sua visione per il futuro dell’Ente che non può prescindere dalla riorganizzazione e razionalizzazione degli attuali costi di gestione.
“Ho comunicato all’assessore che ritirerò le designazioni formulate nella mia qualità di sindaco della città di Messina e di sindaco della città metropolitana invitandolo a designare un commissario che gestisca questa fase transitoria di riorganizzazione e rilancio dell’ENTE.”
Sembra quindi una dichiarazione di guerra a fronte di quanto emerso dalla delibera regionale di fine luglio in base alla quale è l’assessore regionale a designare il presidente del Teatro e non il sindaco, come finora avvenuto. Decisione questa che appare un’ingerenza eccessiva della Regione nelle scelte di un Teatro che è il Teatro della città e rischierebbe di essere presieduto da un funzionario regionale (finora i componenti designati di recente dagli assessori regionali sono stati dirigenti regionali).
De Luca ha quindi annunciato il ritiro delle nomine di Enzo Caruso alla presidenza del Vittorio Emanuele in quota comune di Messina e di Giuseppe Ministeri in quota Città Metropolitana come consigliere.
La palla passa all’assessore Pappalardo che a questo punto, senza i due componenti del Cda, deve necessariamente nominare un commissario, con all’orizzonte la dichiarazione di De Luca di voler riprendersi l’immobile del Teatro, far piazza pulita del personale (che è personale dipendente della Regione) e avviare quella che definisce “l’autogestione”.
"Se entro dicembre 2018 arriva un valido piano industriale procederò alla designazione dei due componenti del cda- ha infatti concluso De Luca nel post- diversamente procederò a revocare il comodato gratuito dell’immobile ed avvieremo una nuova stagione di autogestione del nostro Teatro lasciando la gestione del personale alla regione che lo potrà destinare dove riterrà più opportuno".
Rosaria Brancato