Stagione balneare alle porte, ma le spiagge sono sporche e non fruibili a tutti

L’inizio della stagione balneare è alle porte e si ripresentano puntuali i problemi legati alla pulizia a all’accessibilità delle spiagge. Per tutti e non per pochi. Da Taormina, i componenti del movimento 5 stelle ritornano su una richiesta presentata al Comune nell’agosto del 2014, rimasta senza risposta. Quella di porre una passerella per l’accesso al mare nella frazione di Mazzeo per agevolare la discesa in spiaggia alle persone con disabilità motoria. Una richiesta, dicevamo, ignorata dall’amministrazione taorminese fino ad ora e intanto è sopraggiunta una nuova estate. Eppure, si trattava di un’operazione semplicissima da compiere che avrebbe reso un grande servizio alla comunità. I componenti del meetup della Perla non si arrendono e tornano a chiedere, questa volta in tempi utili, che la proposta da loro avanzata venga messa in atto. Altrimenti, dichiarano, sono disposti ad occuparsene personalmente, ammesso che l’amministrazione dia loro l’autorizzazione.

Anche gli altri Comuni della provincia jonica dovrebbero attrezzarsi in tempo per la stagione estiva, senza attendere il mese di giugno o, ancora peggio, quello di luglio. Superato a pieni voti l’esame qualità delle acque che garantisce la balneabilità in tutte le zone rivierasche (salvo alcuni tratti limitati nel comprensorio alcanterino), si dovrebbe adesso pensare a rendere fruibili le spiagge. A cominciare dalla pulizia, per non fare scappare a gambe levate eventuali turisti che potrebbero passare per caso da quelle parti. Per caso, e non per volere, perché nella riviera “a vocazione turistica” si fa il possibile per non attrarre turisti.

Al via ufficiale alla stagione balneare mancano solo sei giorni, ma le spiagge non sono affatto nelle condizioni ideali per accogliere i bagnanti delle prime ore. Se al ponte del primo maggio, come ogni anno, qualcuno avrà intenzione di trascorrere le vacanze al mare, troverà detriti e sporcizia a fargli compagnia. Le frequenti mareggiate invernali hanno trasportato sulla spiaggia materiali di ogni genere, per non parlare di quelli abbandonati dai soliti incivili. Quello che si presenta è uno scenario abbastanza triste che peggiora velocemente se si pensa che verrà ripulito tra due mesi se andrà bene, se andrà male mai.

Ogni anno infatti è sempre la stessa storia. Si provvede a “bonificare” le spiagge troppo tardi. E se il discorso della pulizia appare così complicato, non parliamo poi delle barriere architettoniche. Posizionare le passerelle per gli accessi al mare è l’ultimo accorgimento. Una questione prima di tutto culturale, anche perché dove sta scritto che le persone con disabilità non debbano poter godere del mare anche nel periodo invernale?

Giusy Briguglio