Giurisprudenza lotta per la sessione di marzo, pronto un sit – in

E' tempo di agitazioni studentesche per i ragazzi della facoltà di giurisprudenza dell'ateneo peloritano. Una protesta che trova le sue radici in un malcontento generale, che coinvolge rappresentanti e rappresentati e si protrae ormai da mesi, precisamente dallo scorso settembre. Una battaglia che parte da piazza Pugliatti ma che racchiude tutte quelle realtà dipartimentali che da anni ormai lottano per l'inserimento di appelli, straordinari o fissi, all'interno del calendario. La richiesta degli studenti di Legge, infatti, riguarda la possibilità di aggiungere una sessione d'esami a marzo da collocare in due venerdì del mese, così da non ostacolare il normale svolgimento delle lezioni.

I consiglieri di dipartimento hanno illustrato in varie occasioni al direttore di dipartimento di Giurisprudenza, prof. De Vero, le agevolazioni che la soluzione proposta comporterebbe (smaltimento della materie del corso in più giorni, programmazione di studio, snellimento del carico della sessione). Allo stato attuale, però, non hanno ancora ricevuto una risposta definitiva, anzi, si trovano addirittura, come riportano loro stessi, "le porte chiuse". In questo quadro si innesta un’altra questione. I rappresentanti eletti con le ultime elezioni ma non ancora in carica (quindi senza decreto rettorale di insediamento), come previsto dal regolamento universitario, hanno il diritto di poter assistere, come uditori, alle riunioni dell'organo.

Le varie matricole quindi votate dagli studenti ma non ancora operative, durante l'ultima seduta, hanno chiesto di poter ascoltare l'andamento dei lavori ma tale domanda (come appunto raccontano i giovani) ha ottenuto un esito negativo, in contrasto con quanto previsto dall'articolo dello statuto. " Questa è la goccia che fa traboccare il vaso", hanno scritto i ragazzi impegnati nella questione che, dopo gli ultimi risvolti, hanno deciso di prendere una dura posizione nei confronti dell'amministrazione. Consiglieri di dipartimento e del corso di laurea hanno quindi indetto, per lunedì, a partire dalle 15:30, un sit – in di protesta davanti la loro facoltà, proprio durante la riunione del consiglio, con la speranza di smuovere l'opinione pubblica in modo da concludere la vicenda in toni positivi. "Vi vogliamo al nostro fianco" è l'invito diffuso sui social.

Claudio Panebianco