Hanno sperato che il Sindaco scendesse in piazza insieme a loro a protestare contro una tassa che lui stesso, sabato mattina in conferenza stampa, aveva definito troppo pesante e ingiusta. Madri e padri di famiglia, pensionati, disoccupati, messinesi “normali” sono scesi in piazza a dire che è giusto pagare le tasse, ma non questa Tares che rischia di affossare centinaia di famiglie e imprese. Il popolo no Tares che ieri si è riunito davanti Palazzo Zanca sa bene che questa tassa non è un’invenzione dell’amministrazione Accorinti e proprio per questo avrebbero voluto avere accanto il Sindaco, per condividere con lui la rabbia e l’angoscia di tante famiglie e consegnargli in mano le proposte nate dalla manifestazione.
Soddisfatto per la riuscita dell’iniziativa il “Comitato 12 gennaio” che però ha definito “colpevole” l’assenza dell’amministrazione e del sindaco Accorinti, che era stato ripetutamente invitato a partecipare. “I messinesi non erano mai scesi in piazza per protestare contro un atto dell’amministrazione comunale ritenuto ingiusto” scrive il comitato.
A questo punto i membri del comitato spontaneo si augurano che il sindaco possa fare proprie le proposte che vengono dalla gente. Chiedono un provvedimento d’urgenza che sospenda il pagamento della prima rata, in scadenza il prossimo 24 gennaio. “Ai cittadini riuniti spontaneamente non interessa di chi siano le colpe politiche presenti e passate, vogliono invece che vengano risolti i problemi per via di un regolamento contraddittorio. I cittadini vogliono pagare la Tares ma a condizione che sia equa e giusta”.
Le richieste saranno raccolte in un manifesto che ha trovato già la sottoscrizione di un migliaio di cittadini. “Se il sindaco e la giunta non dovessero accogliere le richieste il comitato chiederà al Consiglio comunale di deliberare la sospensione immediata della prima rata della Tares” chiarisce il comitato che è dunque pronto a compiere ulteriori passi, iniziando dal chiedere ai cittadini di essere presenti alla prossima seduta del Consiglio comunale.
Difficile però credere che l’amministrazione possa accogliere queste richieste. Il vice sindaco Guido Signorino è stato chiarissimo sabato mattina, impossibile pensare ad una sospensione, sì invece allo slittamento di seconda e terza rata per concedere un po’ di respiro ai cittadini. Intanto il 24 gennaio si avvicina, la prima scadenza è ormai alle porte.
Francesca Stornante