“Poco può fare un’amministrazione comunale per riunificare due società, che sono e restano soggetti di diritto privato liberi di autodeterminarsi. Quel poco, tuttavia, non è stato mai fatto. Troppo lontani lo sport ed il calcio da questa amministrazione. Il calcio viene visto solo come un problema da gestire, peraltro burocraticamente e male. Solo una questione economica su quanto costano gli impianti”. Così il consigliere comunale Massimo Rizzo, dopo l’appello lanciato dai tifosi.
Dopo la frecciata alla giunta De Luca, il consigliere Rizzo avanza due richieste: “convocare le proprietà (non l’ultimo dei dirigenti improvvisati) delle due società attorno ad un tavolo per discutere davanti all’amministrazione per trovare una soluzione, utilizzando tutti gli strumenti a propria disposizione, in assemblea permanente da sciogliersi solo quando il problema sarà risolto; un’assemblea pubblica, alla presenza della stampa, nella quale spiegare alla città i principali aspetti del bando dello stadio. La comunità ha il diritto di ricevere risposte alle proprie domande e chiariti i propri dubbi. Con preghiera di invitare, nell’occasione, chi il bando lo conosce davvero”.