ROCCALUMERA – “La drammatica situazione che si è trovata a vivere la popolazione di Roccalumera residente nella zona vicina al depuratore consortile, dal mese di dicembre fino a qualche giorno fa, si poteva risolvere in tempi più celeri”. Lo affermano i consiglieri di minoranza all’indomani della seduta di Consiglio in cui è stata discussa la loro mozione sulle “problematiche inerenti ai cattivi odori avvertiti in paese e all’impianto di depurazione”.
La situazione è migliorata solo da qualche giorno, anche se “i cattivi odori – spiega l’opposizione – si avvertono la sera, in maniera più lieve”. “Se il problema ora sembra risolto, il Comune, evidentemente, lo poteva affrontare tempestivamente già da dicembre e risolverlo prima della nostra segnalazione del 4 febbraio – attacca la capogruppo Rita Corrini -. Le analisi alle acque reflue hanno evidenziato chiaramente che il liquame presentava un indice di tossicità che pregiudicava la sopravvivenza e lo sviluppo della bio massa presente nel depuratore. Piuttosto che scaricare e declinare responsabilità bisognava, quindi, intervenire a fine dicembre per evitare che la massa attiva di microrganismi continuasse ad essere minata nella propria sopravvivenza e per contribuire alla rigenerazione dei fanghi”.
Per l’opposizione, “è chiaro che l’amministrazione non ha saputo gestire prontamente la situazione e non è stata ancora all’altezza di chiarirne le cause”. “Ricordiamo – aggiunge la minoranza – che è stato fatto un sopralluogo dell’Arpa al depuratore e ancora si aspetta il relativo verbale e, inoltre, non si conoscono i risultati delle ultime analisi effettuate la settimana scorsa”.