La seduta consiliare del 29 aprile di Roccalumera continua a far discutere. Dopo gli interventi in merito da parte dell’ex vice sindaco Francesco Santisi e del consigliere di maggioranza Cosimo Cacciola, il gruppo di minoranza è intervenuto sulla questione per chiarire alcun aspetti.
“Su sette punti trattati ben cinque sono stati approvati anche con il contributo della minoranza che ha dimostrato grande senso di responsabilità e collaborazione (1 – atto aggiuntivo per metanizzazione; 2 – convenzione servizio tesoreria; 3 – elezione revisore dei conti; 4 – deroga per la realizzazione di un centro benessere di un albergo; 5 – adesione patto dei sindaci per utilizzo di fonti rinnovabili) – dichiara il capogruppo Rita Corrini -. Su un punto (approvazione del rendiconto 2013) la minoranza ha espresso voto contrario in coerenza con le valutazioni sul bilancio di previsione 2013 che ha visto solo un aumento spropositato delle tasse”.
Ma il punto che ha fatto infuocare gli animi è stato quello relativo all’istituzione di una commissione d’indagine: “Sono nate subito delle discussioni in quanto la minoranza aveva chiesto con chiarezza che fosse la maggioranza ad assumersi inequivocabilmente la paternità della richiesta e che non temeva l’istituzione della stessa. A seguito di una diversa interpretazione di Regolamento e Statuto (…) la minoranza aveva chiesto la conferenza dei capigruppo e, successivamente, la sospensione per approfondimenti; la maggioranza, invece, su richiesta del Presidente, non ha inteso concedere né l’uno né l’altro. Il Presidente, infatti, piuttosto che votare per l’istituzione della commissione, ha insistito per eleggere i componenti della commissione. Sono risultati eletti i Consiglieri Cacciola e Saitta con 9 voti, di cui uno volutamente della minoranza per non ostacolare la costituzione della commissione e per garantire la maggioranza assoluta (8 voti). Il Presidente ha dichiarato che la votazione era nulla perché mancava un componente della minoranza. E’ chiaro che la maggioranza avrebbe prima potuto istituire la commissione d’indagine, così come richiesto dalla minoranza e procedere ad oltranza, come affermato dal segretario comunale, con l’elezione di tutti i componenti. Perché non ha voluto votare la preventiva istituzione? Siamo veramente sicuri che tutta la maggioranza vuole questa commissione d’indagine o è solo un pretesto per continuare a parlare del passato invece di affrontare i problemi del presente e programmare il futuro? Come mai alcuni consiglieri ed amministratori attuali, già consiglieri nella precedente amministrazione, pur avendo i numeri non hanno mai richiesto l’istituzione di questa commissione?”.
“La verità è che erano troppo impegnati a fare ostruzionismo politico fine a se stesso rischiando con il loro atteggiamento di portare il Comune al dissesto e, forse, temono che, ora per allora, i cittadini vengano a conoscenza di questa loro condotta scellerata. La minoranza consiliare, tuttavia, conclude precisando che è favorevole a qualsiasi provvedimento utile a fare chiarezza e a tutelare veramente gli interessi dei cittadini ponendo soprattutto l’attenzione sui problemi attuali e sulle scelte per lo sviluppo del nostro paese”.