ROCCALUMERA – “L’Amministrazione ancora una volta dimostra superficialità nel cogliere le opportunità che possono derivare dai fondi regionali a vantaggio degli utenti”. Lo sostiene il gruppo di minoranza dopo l’approvazione in Consiglio comunale di una modifica al regolamento della Tari.
“Per non essere inadempienti – spiegano i consiglieri Rita Corrini, Ivan Cremente, Tiziana Maggio, Antonino Scarci – era necessario entro il 30 settembre fare un’integrazione al Regolamento delle Entrate. E da qui si rileva come i lavori siano stati svolti senza la necessaria dedizione e approfondimento poiché l’Amministrazione è arrivata per il rotto della cuffia a convocare il consiglio in seduta urgente nonostante il documento d’Intesa con la Regione Sicilia sia pervenuto al Comune il 31 luglio scorso e che il sindaco sia stato invitato a una videoconferenza di approfondimento il 5 agosto 2020 alla quale… non ha partecipato!”.
“Solo il 28 settembre – ha aggiunto l’opposizione – il sindaco ha emanato una direttiva in cui si destinano le agevolazioni del 60% ai fini solo della Tari, mentre l’art 11 della Legge regionale al comma 2, prevedeva la destinazione del fondo alla compensazione delle minori entrate per l’esenzione o la riduzione dei tributi locali, nonché per le concessioni di suolo pubblico e canoni di utilizzo in favore di operatori economici, enti e associazioni”.
I consiglieri di minoranza hanno quindi chiesto delucidazioni in Consiglio in merito alla scelta di destinare tali risorse solo per la Tari e con una percentuale del 60%. “Ma dal sindaco – incalzano i consiglieri – abbiamo avuto solo risposte evasive con annesso scrollo di spalle: “La Tari perché prevista per legge “, dichiarazione palesemente errata e superficiale, e per quanto riguarda la decisione della percentuale “Il 60% è più che sufficiente perché non crediamo che ci daranno le somme”. Tale comportamento rende bene l’idea dell’impegno profuso dall’Amministrazione riguardo una questione economicamente vantaggiosa per gli utenti. Anche il Presidente del Consiglio sul ritardo di due mesi degli adempimenti ha chiesto conto e ragione al sindaco!”.
Il gruppo di minoranza ha proposto un emendamento che prevedeva una maggiore percentuale, nella misura dell’80% o del 100% di riduzione. “Dopo averlo illustrato – continua la minoranza – ci siamo sentiti rispondere che non può essere presentato perché mancando il revisore dei conti non era possibile munire la proposta del dovuto parere. Piuttosto che approfondire la questione su come impegnare tutta l’intera somma erogata dalla Regione si perde e si continua a perdere tempo facendo il processo alle intenzioni e dando rilievo a situazioni spicciole che si discostano dalla concreta realtà del momento e questo denota molta ma molta superficialità da parte della maggioranza”.