ROCCALUMERA – “Una scelta non condivisa e no condivisibile, di cui non se ne ravvede la logica”. La minoranza “boccia” l’ordinanza del sindaco Gaetano Argiroffi con cui è stato disposto il divieto all’esercizio del commercio ambulante in forma itinerante su tutta la via Colombo (il lungomare) e la via Umberto I (la Nazionale).
Per l’opposizione “non si tengono in conto le conseguenze anche sociali ed economiche del provvedimento, adottato, a detta del sindaco, per garantire sicurezza, ordine pubblico, igiene e sanità”. “Chiaramente – spiegano Rita Corrini, Ivan Cremente, Tiziana Maggio, Antonino Scarci – il sindaco non può apprezzare il servizio degli ambulanti – evidentemente non ha mai comprato neanche una mela – presenti sul territorio comunale perché non li conosce e non sa quanto questa categoria di lavoratori sia apprezzata dai cittadini di Roccalumera e dintorni”.
Secondo la minoranza “si penalizzano anche gli anziani, le massaie e i clienti che apprezzano il commercio ambulante fruibile “sotto casa” per l’utilità, la qualità e la convenienza di alimenti freschi come frutta, verdura, pane, ecc., e per la possibilità di acquistarne in piccole quantità, rispondente al bisogno personale ed evitando così conservazione prolungata e sprechi. Questi lavoratori si ritrovano dall’oggi al domani relegati nelle vie secondarie ad esercitare il loro onesto lavoro quasi a nascondersi dopo essere stati additati di tenere comportamenti scorretti!”.
“In un’ordinanza precedente, n. 15 del 7 maggio scorso – aggiungono i consiglieri di opposizione – il sindaco regolamentava la vendita al dettaglio degli ambulanti, dove indicava le misure di contenimento e di contrasto del virus Covid-19, per cui non è chiaro perché si usi come motivazione del divieto del commercio ambulante anche l’assembramento quando finora si era rispettato quanto indicato. Dovrebbe valere, dunque, anche per il mercato rionale, grande conquista dell’amministrazione attuale?”.
Con una mozione, è stato quindi richiesto il ripristino del commercio ambulante in forma itinerante sul territorio comunale, anche stabilendo degli stalli in prossimità di piazze e piazzali, in quanto “rappresenta un servizio utile ed essenziale per l’acquisto di beni primari per tutte le categorie di acquirenti”.