5 milioni e 632 mila euro, sono i debiti attestati dall’amministrazione di Roccalumera che ha illustrato la situazione finanziaria dell’ente jonico durante una conferenza stampa che si è tenuta nei giorni scorsi. Evitare il dissesto è l’imperativo categorico che passa, a quanto pare, dall’innalzamento dei contributi al massimo, come è emerso durante l’ultima seduta del consiglio comunale e come spiega il gruppo di minoranza “Per Roccalumera” che disapprova la scelta dell’amministrazione di aumentare drasticamente e non gradualmente le tasse.
“-Irpef: si passa da 0,5 al massimo consentito pari a 0,8% con un maggiore incasso pari a circa €. 100.000,00 senza tenere conto delle diverse fasce di reddito;
-Imu: si passa su prima casa da 0,4 a 0,6% e su seconda casa da 0,76 al massimo consentito di 1,06% con un maggiore incasso pari a circa €. 400.000,00; vi è, inoltre, da aggiungere che la quota (pari a circa €. 500.000,00), prima versata allo Stato, ora va introitata nelle casse comunali per come è emerso durante il Consiglio Comunale;
-Passaggio dalla Tarsu alla Tares (non necessario per legge per il 2013), con un maggiore incasso pari a circa €. 500.000,00, pagando quanto richiesto dall’Ato rifiuti senza battere ciglio. Udite, udite: alla sola voce “spazzamento e lavaggio strade” è prevista una spesa pari ad €. 360.000 ,00”.
“La pomposa conferenza stampa – si legge nella nota della minoranza – fatta col solo scopo di discolparsi della scelta di aumentare ad oltranza le tasse e scaricare la responsabilità sul passato, sempre e comunque, e le deliberazioni assunte in Consiglio, hanno avuto, invece, il solo effetto di attestare un’incapacità politica dell’attuale amministrazione ad affrontare il presente ed a programmare il futuro con ponderatezza e con ragionevolezza sociale”.
“In questo momento storico particolare di grave crisi economica – si legge ancora – Roccalumera ha bisogno di una classe politica forte e capace di scelte coraggiose che salvaguardino l’Ente da un’esposizione debitoria che va assolutamente fatta rientrare, non in un’unica soluzione ma gradatamente nel tempo, spalmando anche sui bilanci futuri (pluriennale 2013/2015) le maggiori entrate necessarie da gravare sulle spalle dei cittadini”.
“La decisione di aumentare tutte le imposte porta solo a creare, nell’immediato, un aggravio alla già flebile economia di ogni nucleo familiare: bilancio del comune subito rientrato, bilancio delle famiglie di Roccalumera sempre più in rosso.
Si potevano fare scelte diverse e meno gravose per i cittadini – conclude il gruppo “Per Roccalumera” -, un bilancio sociale in rosso non vale neanche “cento” bilanci comunali in attivo, questa è la differenza tra chi governa (politica) e chi deve fare quadrare i conti ad ogni costo e subito (burocrazia)”.