ROCCALUMERA – Quarantamila euro richiesti a fronte dei quasi 200mila disponibili. La minoranza attacca l’Amministrazione comunale sull’utilizzo dei fondi regionali del Fondo perequativo per la riduzione dei tributi locali per le utenze non domestiche. “Il beneficio che era stato attribuito al Comune – spiegano Rita Corrini, Tiziana Maggio, Ivan Cremente e Antonio Scarci – era pari a 197.148 euro ma il riparto effettivo doveva avvenire sulla base dei dati forniti, entro il 15 ottobre, dall’Ente relativamente alle effettive riduzioni/esenzioni/concessioni previste. Ebbene, il Comune, dopo aver calcolato agevolazioni del 60% ai fini solo della Tari, ha richiesto – giusta delibera di Giunta Municipale n. 139 del 13/10/2020 – la somma di 42.132,01 euro! Assurdo! Di gran lunga inferiore al beneficio previsto!”.
Per la minoranza “questo è il risultato dell’improvvisazione allo stato puro di un’amministrazione che non ha avuto la capacità di fare delle scelte motivate, quantificando preventivamente le risorse relative alle categorie agevolabili e parametrando ad esse le riduzioni possibili”.
“L’Amministrazione – prosegue il gruppo di opposizione – avrebbe potuto correggere il tiro e limitare i danni accogliendo il nostro emendamento che prevedeva una maggiore percentuale di riduzione, nella misura dell’80% o del 100% (esenzione), in quanto ritenuta più conveniente per gli utenti: l’agevolazione al 60%, avrebbe potuto comportare, infatti, il mancato utilizzo dell’intera somma prevista dalla Regione. Cosa che, allo stato dei fatti, avverrà!”.
La minoranza aveva chiesto che le risorse non venissero utilizzate solo ai fini della riduzione della Tari, ma anche dell’Imu nonché per le concessioni di suolo pubblico e canoni di utilizzo in favore di operatori economici, enti e associazioni.
“Ma alla nostra proposta non c’è stata nessuna apertura dei consiglieri di maggioranza che hanno preferito schierarsi con il sindaco piuttosto che collaborare e tutelare i cittadini: un’altra occasione persa, ancora prima di cominciare”