Un debito di 150 euro che, in sette giorni, era più che raddoppiato, l’impossibilità di pagare la cifra, le minacce, l’aggressione con una mazza da baseball, ferite ed ematomi, la paura di esser ancora colpito.
E poi, il coraggio della denuncia e l’arresto in flagranza del suo incubo. Finisce in manette con l’accusa di estorsione il diciannovenne Enrico Giardina, originario di Rometta.
Per sette giorni, insieme ad un coetaneo, era stato l’incubo di un diciassettenne di Torregrotta. La storia era cominciata ad inizio marzo quando la vittima aveva contratto un debito di 150 euro con un diciottenne della zona. Dopo una settimana, la cifra era salita a 240 euro, per i vari interessi. Il ragazzo però non aveva possibilità di pagare così, il 16 marzo, il debito passava nelle mani di Giardina. Anche lui aveva fissato un tasso di interesse e quei 150 euro iniziali si erano velocemente trasformati in 400 euro.
Il diciassettenne non poteva pagare e così Giardina aveva deciso di passare alle maniere forti. Una mattina si è avvicinato alla vittima e, con una mazza da baseball, ha iniziato a colpirla. La paura, però, ha lasciato spazio al coraggio. Il diciassettenne infatti ha subito deciso di rivolgersi ai carabinieri della compagnia di Monforte San Giorgio per denunciare il fatto.
Hanno organizzato insieme l’incontro con Giardina, lo aspettavano al varco solo per coglierlo in flagranza di reato. E così è stato.
Proprio mentre il ragazzo estorceva i 400 euro alla vittima, i militari dell’arma sono intervenuti e lo hanno ammanettato. Giardina è stato infine condotto nella sua abitazione dove è ristretto ai domiciliari. Il diciottenne di Torregrotta è stato invece denunciato per usura.
Veronica Crocitti