Maxi sequestro di pesce ad opera della Capitaneria di Porto di Milazzo. le trenta tonnellate di tonno rosso sequestrate sarebbero state pescate accidentalmente da un motopeschereccio calabrese nella zona antistante la costa calabra. Le unità di pesce, di un peso complessivo di circa 30 tonnellate, sono state poi riassegnate, in seguito ai dovuti controlli da parte del medico veterinario, alle associazioni di volontariato che hanno provveduto alla distribuzione ai cittadini meno abbienti.
Sono circa 270 kg di pesce quelli destinati al comune di Rometta. Grazie alla collaborazione congiunta dell’associazione di volontariato e Protezione Civile Giva, dell’associazione La Pantera e dei volontari di Mari e Monti nella giornata di ieri tutto il pesce è stato smistato alle famiglie e alle comunità locali.
“Un bel regalo, nel giorno di Sant’Antonio, per i nostri concittadini meno abbienti e per il quale intendo ringraziare chi ha preso l’iniziativa, chi l’ha realizzata e tutti i volontari che ci stanno aiutando nella distribuzione” ha dichiarato il sindaco Nicola Merlino esprimendo il proprio entusiasmo per l’iniziativa a cui si aggiunge anche il vice sindaco Giuseppe La Face: “Eventi come quello di ieri fanno sempre. Iniziative di questo genere contribuiscono a rafforzare la comunità, avvicinano i cittadini e ci permettono di aiutare anche i più bisognosi. Una comunità unita –conclude- non lascia indietro nessuno”.
Il tonno rosso (thunnus thynnus) è una specie ittica sottoposta a particolare regime di protezione dalla comunità europea, la cui cattura è limitata a quote nazionali che ciascun paese comunitario non può superare. E’ dunque necessario possedere un apposito permesso per la pesca del tonno rosso che deve in ogni caso mantenersi entro i limiti stabiliti dalla normativa europea il cui scopo principale è quello di tutelare la conservazione della specie. L’ultimo sequestro di tonno rosso risale proprio allo scorso 1 Giugno ad opera della Guardia Costiera nel corso di un attività di controllo mirata a contrastare la pesca di frode.
Salvatore Di Trapani