I Popolari per l’Italia vanno a Congresso. L’appuntamento riguarda tutta Italia ed a Messina, con una 2 giorni al Royal i riflettori si sono accesi sul tema lo “Sviluppo dell’Area dello Stretto inizia con la nascita delle Città Metropolitane”. L’obiettivo, come più volte sottolineato dal coordinatore, nonché componente della direzione nazionale Pippo Isgrò è ricostruire la politica del centro recuperando i valori e l’identità della cultura del Mediterraneo. Ad aprire i lavori sarà oggi il senatore Mario Mauro, presidente dei Popolari per l’Italia che affronterà sia le tematiche nazionali (il partito è all’opposizione del governo Renzi) che regionali e locali.
“L’unica soluzione per quel che riguarda Messina- ci spiega l’ex ministro del governo Letta- è un commissariamento, credo che a questo punto sarebbe utile e legittimo alla luce della situazione. Si deve tornare alle elezioni. Voglio ricordare una cosa. Quando ero ministro della difesa è morto in un attentato Afghanistan il maggiore La Rosa, un messinese, un nobile ragazzo che è morto per difendere la libertà. Gli ho conferito la medaglia d’oro al valor militare. Non scorderò mai che il 4 novembre a Messina, il sindaco Accorinti ha dimenticato che la vera bandiera della pace è il tricolore”.
La relazione politica del Congresso sarà tenuta da Pippo Isgrò ed a seguire ci sarà l’intervento di Alessia Mellea sul “ruolo della donna in politica”. I lavori, coordinati da Gianfranco Chillè, si concluderanno con l’elezione dei componenti della Direzione provinciale.
Se sul piano nazionale i Popolari per l’Italia sono all’opposizione “Non possiamo che essere antagonisti- dice Mauro- di fronte ad un monocolore di Renzi che vede il Nuovo centro destra di Alfano come un gruppo di cagnolini da compagnia e non come coalizione vera” l’apertura verso i moderati del centro destra è però la strada da seguire secondo il presidente del movimento.
“In Sicilia è lodevole il tentativo che sta facendo Miccichè anche se noi abbiamo un obiettivo diverso che è quello di riportare i giovani alla politica e farlo senza pasticci né ambiguità. Alcuni comportamenti di Udc e Ncd vanno in direzione opposta. Non condivido affatto poi quanto sta accadendo sul fronte migranti. La politica europea finirà con l’aumentare i flussi di migranti verso la Sicilia dal momento che troveranno chiuse tutte le altre porte”.
R.Br.