Due uomini e una donna, tutti di origine catanese, sono stati indicati dai carabinieri della compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto come i presunti responsabili di diversi furti commessi a Falcone, in una scuola primaria, ad Oliveri, in una ex scuola media ora sede di un gruppo scout, e in un rimessaggio di barche e attrezzature sportive per windsurf. I tre soggetti sono ora ai domiciliari con braccialetto elettronico su disposizione del gip del tribunale di Patti Eugenio Aliquò, su richiesta del procuratore capo Angelo Vittorio Cavallo.
Il provvedimento cautelare è arrivato dopo le indagini svolte dai carabinieri e dalla procura di Patti avviate in seguito alle denunce presentate dalle vittime dei furti, avvenuti nella notte tra il 4 e il 5 ottobre. L’attività investigativa è stata porta avanti sulla base delle dichiarazioni rese dai denuncianti e dall’analisi dei filmati estrapolati dai sistemi di videosorveglianza. Così i carabinieri sono risaliti all’identità degli indagati come presunti autori e a un appartamento, a Tonnarella, utilizzato come base d’appoggio e nel quale sono state trovate le refurtive.
Secondo la ricostruzione, i tre soggetti avrebbero prima raggiunto la scuola a Falcone, introducendosi da una finestra e trafugando sei notebook. Nella stessa notte, nell’ex scuola media ora utilizzata dagli scout a Oliveri, avrebbero rubato una cassetta con attrezzi da lavoro utilizzati poi alla rimessa di barche per forzare i lucchetti ed entrare, portando via infine attrezzatura, strumenti e motori fuoribordo. Le indagini sono attualmente in fase preliminare e pertanto i tre sono “da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti le responsabilità”.