Politica

Russo: “Atm premia solo alcuni dipendenti prima di vedere i risultati”

MESSINA – Il caso dei sei dipendenti premiati. Continua il botta e risposta tra il presidente dell’Atm Giuseppe Campagna e il consigliere comunale del Pd Alessandro Russo. Per quest’ultimo, Campagna conferma quanto espresso dalla mia precedente nota. Ossia che Atm premia, prima di vedere raggiunti i risultati, solo alcuni dipendenti, molto fortunati rispetto alla massa di tutti gli altri lavoratori. Lavoratori che, sfortuna loro, sono legati alle contrattazioni sindacali per ottenere delle premialità, peraltro esigue rispetto a quelle dei loro sei fortunati colleghi”.

Scrive l’esponente del Partito democratico: “In merito alla replica del presidente, circa le premialità non sindacalizzate e individuali che l’azienda ha erogato dal maggio 2023 fino, a quanto è dato ipotizzare, al giugno 2024, occorre puntualizzare alcuni delicati aspetti. Aspetti che sembrano evidentemente sfuggire, a questo punto non si pensa casualmente, alla puntuta e infastidita nota di replica di Atm”.

“Vanno distinte le gratificazioni sindacalizzate da quelle individuali”

Per il consigliere, “ci sono almeno due profonde differenze tra le premialità sindacalizzate e quelle individuali, che Campagna invece facendo una zuppa di concetti, equipara”. Quali sono le differenze? Rileva Russo: “La prima è l’entità delle gratificazioni economiche. Se infatti quelle sindacalizzate raramente superano, in un anno, i mille euro a dipendente, quelle destinate ai sei dipendenti interessati, invece, sono di diecimila euro l’anno, circa ottocento euro al mese. Un mese, in sostanza, è quasi pari all’ammontare di una intera premialità annuale destinata ad altri dipendenti che la ottengono dopo trattative sindacali. La seconda è relativa alla modalità di ottenimento delle due premialità. Se, infatti e correttamente, le premialità collettive sono tarate su precisi, identificabili, quantificabili e misurabili obiettivi (a solo titolo di esempio: un surplus di chilometraggio effettuato dagli autisti), rispetto ai quali, già in corso d’opera, se non sono raggiunti, vengono immediatamente ritirati dall’Azienda in fase di conguaglio, di contro le premialità individuali sono state assegnate su obiettivi per i quali il Cda nella famigerata seduta di fine maggio 2023 non è andato oltre che un generico miglioramento delle attività coinvolte”.

“Il Pd non è al governo di Messina dal 2006”

E ancora: “Basterebbe leggere i verbali di quella seduta di Consiglio d’amministrazione ma, più evidentemente, le lettere di riconoscimento immediato delle premialità ai sei fortunati dipendenti, per
comprendere come gli obiettivi in quelle lettere fossero nella migliore delle ipotesi molto generici, non
misurabili e senza riferimenti obiettivi di raggiungimento. Il tutto al pari della logica della performance che Atm, si ribadisce, cita evidentemente senza sapere di cosa parla, obbligherebbe a fare. Talché dalla nota di Campagna, al netto della caduta di stile che si riferisce allo scrivente consigliere come ossessionato da visibilità per motivi politici o congressuali, o addirittura come sostenitore di un passato
aziendale per il quale non avrei né io, né il mio partito alcuna responsabilità politica, posto che il Pd non è al governo di Messina dal 2006 e forse Campagna, dalla provincia, questo dato non lo ricorda ed entra
evidentemente in nervosa confusione. Ripeto – al netto di queste valutazioni – Campagna conferma quanto espresso dalla mia precedente nota. Ossia che Atm premia prima di vedere raggiunti i risultati solo alcuni dipendenti, molto fortunati rispetto alla massa di tutti gli altri lavoratori che, sfortuna loro, sono legati alle contrattazioni sindacali per ottenere delle premialità, peraltro esigue rispetto a quelle dei loro sei fortunati colleghi”.

“Il sistema gestionale di Atm dovrebbe individuare in partenza obiettivi e metodi. E poi valutarli durante la realizzazione”

Ribadisce il consigliere Dem: “Alla luce di queste considerazioni, si ribadisce lo stupore e la meaviglia per un sistema gestionale che non individua inizialmente sia gli obiettivi da raggiungere che i metodi per misurarli, non li misura durante la loro realizzazione, e non li valuta a fine periodo di attuazione prima di procedere alla gratificazione economica finale. Ancora, due sole considerazioni circa il riferito richiamo al “cerchio magico”: nella nota da me inviata alla dirigenza Atm non si è mai parlato di “cerchio magico”. C’è quindi un evidente riflesso pavloviano da parte della dirigenza aziendale quando si osa chiedere, come mi son permesso io, nel mio ruolo di rappresentante dei cittadini, informazioni e delucidazioni su certe pratiche che, alla luce delle risposte, si confermano oltremodo poco accettabili dal punto di vista della gestione amministrativa. Non vorremmo che l’esistenza di questo presunto “cerchio magico” di cui parla Campagna, alla fine, lo confermasse lui stesso”.

“Sull’uso dell’auto di servizio una legittima richiesta di accesso agli atti”

Ultimo aspetto: la richiesta di verifica sull’utilizzo dell’auto di servizio. Precisa Russo: “Anche questa è una legittima richiesta di accesso agli atti per capire se, come si è appreso da fonti di stampa, il presidente Campagna ha utilizzato la sua autovettura in conto Atm per svolgere attività, invece, a favore di Asm Taormina. Senza riferirsi ai burocratismi, per nascondersi dalla risposta, sarebbe gradita la produzione pubblica dei documenti, di carta, online, in app, nel cloud o a penna, che raccontino alla città che uso fa Atm e il suo vertice aziendale, delle macchine di servizio”.