S. TERESA. “C’è una società di telecomunicazioni che non rispetta il limite, non di frequenza, ma del valore massimo di 6volt/metro del Cem, consentito per le emissioni di onde dalla normativa nazionale nei luoghi dove è prevista la presenza dell’uomo per più di quattro ore al giorno”. L’allarme è stato lanciato in occasione di un incontro sul tema dell’inquinamento elettromagnetico sul territorio comunale organizzato dal Comitato Jonico Beni Comuni nell’oratorio del chiesa S. Maria del Carmelo, a Bucalo.
E’ stato un momento di confronto tra la società civile, la comunità religiosa e l’amministrazione comunale. “Unico obiettivo – hanno spiegato gli organizzatori – è stato quello di dare piena applicazione al regolamento comunale che, nel rispetto della tutela del servizio, dispone che le antenne per la telefonia, al di sopra dei 10 W, trovino utile allocazione ai margini del centro abitato, fuori da perimetro urbano, secondo il principio di cautela per minimizzare gli effetti dei campi elettromagnetici e dare serenità all’intera comunità”.
Secondo i controlli effettuati da un team voluto dall’Amministrazione comunale e guidato dal prof. Pippo Sturiale, esperto del Comune, un antenna presente sul territorio comunale non rispetta i limiti previsti dalla legge.
“Si è fatto chiarezza sui passi che a breve verranno compiuti – ha aggiunto il Comitato Jonico Beni Comuni – per trasformare in certezza quella che ora è un’intenzione”. Il sindaco Danilo Lo Giudice ha preso l’impegno per rendere attuativo il regolamento adottato dal Consiglio comunale, sottolineando che saranno utilizzati tutti i mezzi utili per tutelare la salute pubblica.
Durante l’incontro è stato inoltre illustrato come utilizzare gli strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione in modo da migliorare la qualità della vita, senza riportare potenziali danni per la salute. Sono sono date istruzioni per l’uso di telefonini, modem, cordless e forni a microonde.
Infine, il fisioterapista Giuseppe Crupi ha mostrato i danni che possono derivare alle vertebre cervicali da una scorretta postura nell’uso del telefonino.