S. TERESA – Con una serata di riflessione e spettacolo, l’Avis di S. Teresa ha festeggiato l’accreditamento della sua autoemoteca avvenuto lo scorso giugno. L’evento si è tenuto nel giardino di villa Crisafulli-Ragno grazie al patrocinio del Comune di S. Teresa, rappresentato dal vicesindaco Ernesto Sigillo.
Durante la serata, coordinata dall’avisina Mariapia Crisafulli e dedicata alla raccolta fondi per la giovane Angelica Abbate, si sono esibiti numerosi ospiti che hanno accolto il favore della folta platea: il tenore e maestro Giovanni Saccà, le allieve del Centro formazione danza preparate dai maestri Milena Freni, Francesca Melillo e Roberto Antonazzo, il Circo Orfei con quattro differenti numeri artistici, i bambini del laboratorio teatrale curato da Cettina Sciacca che hanno raccontato, a parole loro, cos’è il donare, e il maestro Dino Iudicello che ha chiuso la serata con il suo clarinetto. Letture, inoltre, a cura della vicepresidente Melina Sciglitano e di Cettina Sciacca dei Sikilia.
Il presidente Elia Mignali, intervenuto più volte insieme a tutti i volontari e al medico Nino Cucuzzella tra un’esibizione e l’altra, ha delineato le attività presenti e future dell’Avis, sottolineando la sua presenza al servizio della comunità soprattutto durante i mesi dell’emergenza Covid insieme alla Croce Rossa Roccalumera e Taormina, al Lions Club di S. Teresa e all’Ass. Penelope. Il gagliardetto dell’Avis è stato donato, infatti, ai rispettivi presidenti Filippo Isaja, Massimo Caminiti e Antonella Casablanca.
Presenti anche l’assessore Saro Trischitta, in rappresentanza del comune S. Alessio Siculo, che ha promesso un futuro supporto all’Avis di S. Teresa, l’Avis di Milazzo, nella persona del vicepresidente Francesco Urdì, e la Fasted di Messina nella persona del presidente Tony Saccà, il quale ha evidenziato, da ricevente, quanto l’attività di raccolta sangue sia indispensabile per i talassemici e i malati di patologie correlate al sangue.
Leitmotiv della serata il dono e i donatori, “supereroi del quotidiano”: l’Avis ha voluto rivolgere un grazie particolare a loro, specie a quelli che hanno iniziato a donare nel 2020. Un riconoscimento ulteriore e sentito a Michele Ursino, il quale, dopo quarant’anni, termina la sua attività di donatore, diventando un esempio di solidarietà e responsabilità civile per tutti.