S. TERESA. Con 8 voti favorevoli e 4 astenuti, il Consiglio comunale ha approvato il Bilancio di previsione 2019. Una manovra finanziaria da 40 milioni di euro “che rispetta – tiene a sottolineare il sindaco, Danilo Lo Giudice – tutti i vincoli posti dal legislatore in materia di finanza pubblica. Siamo tra i primi ad approvare il Bilancio – prosegue Lo Giudice – e ciò dimostra che il nostro Comune ha i conti in ordine. Gli equilibri di Bilancio sono stati rispettati”. L’avanzo di amministrazione presunto è di 7 milioni e 100mila euro.
Per quanto riguarda la pressione fiscale “non vi è stato alcun aumento – taglia corto il sindaco – ed è bene chiarire che la nostra comunità è ben al di sotto della media nazionale in termini di tassazione pro capite. Potevamo applicare la Tasi con lo 0,8 in più sugli immobili che avrebbe garantito un ulteriore gettito portando, in quel caso sì, al massimo Imu e Tasi complessiva ovvero all’11,40 per mille. E’ stata diminuita la Tarip (la tassa sui rifiuti) pur trovandoci spesso ad affrontare costi non prevedibili legati al conferimento in discarica i cui prezzi sono voluttuari”.
Stesso discorso per il servizio idrico “che è facilmente verificabile in quota pro capite ed è sicuramente – chiosa il primo cittadino – tra i valori più bassi d’Italia”.
Avere un sindaco deputato regionale comporterà nell’arco di 4 anni un risparmio complessivo di 150mila euro (36mila l’anno).
Il Comune di S. Teresa riceverà contributi per la bandiera blu (182mila euro), la differenziata (191mila), eventi alluvionali (78mila) e come investimenti (86mila). “Ci sono poi 540 mila euro – sottolinea Lo Giudice – ottenuti grazie alla nostra presenza all’Assemblea regionale, in virtù degli emendamenti che abbiamo fatto approvare”. I consiglieri di opposizione Lucia Sansone e Giuseppe Migliastro avevano presentato due emendamenti. Il primo (inerente la possibilità di concedere contributi alle imprese) non è stato approvato con impegno a discuterlo dopo il regolamento, nel prossimo bilancio. Il secondo, quello di Migliastro (concernente la possibilità di realizzare il servizio di vigilanza in spiaggia con le borse lavoro) è stato ritirato dopo la dichiarazione contraria della maggioranza e dei consiglieri di opposizione Casablanca e Sansone.