S. TERESA – Il circolo Pd di S. Teresa va in pressing sull’Amministrazione comunale. Quattro i temi messi sul tavolo dal coordinatore Angelo Casablanca. Il primo riguarda l’attuale stato di via Sparagonà, oggetto di lunghi lavori per la raccolta delle acque, “durati ben 7 mesi, costati quasi 80.000 euro e tanti disagi per i residenti”. “Come avevamo previsto – esordisce Casablanca – tutto ciò non ha sortito risultati apprezzabili. Non bisognava essere esperti di monitoraggio idrogeologico per prevedere che il sistema non avrebbe funzionato. Infatti alla prime piogge importanti (nella foto di copertina) tutto come prima, anzi peggio”.
Casablanca descrive la situazione: “Carreggiata ristretta con veicoli, anche di dimensioni grosse dimensioni, che continuano a transitare a velocità elevate, con pericoli per pedoni ed auto in sosta, rumori molesti provenienti dalle due caditoie installate. Nessun controllo o limitazione di velocità. A gennaio avevamo chiesto provvedimenti al sindaco ed all’amministrazione comunale (dosso artificiale, limiti, controlli dei vigili urbani), nessuna risposta, colpevole silenzio, anche di fronte ad una raccolta di firme, tra i residenti, per sensibilizzare il problema. Non va bene, assolutamente, a parole sempre disponibili, sui fatti zero concretezza”.
Secondo tema affrontato dal circolo Pd è quello relativo alle “antenne selvagge”, con il caso del palo di via M. Celona. “I cittadini residenti – spiega Casablanca – stanno vivendo una situazione difficile causata da superficialità ed approssimazione su un tema che meritava ben altra attenzione. Crediamo sia opportuno che i residenti costituiscano un comitato libero, che affronti, con la dovuta energia e determinazione la difficile ed intricata tematica. Al riguardo l’iniziativa del Comitato Jonico Beni Comuni ha il nostro pieno sostegno, ed auspichiamo altri momenti di incontro”.
Terzo argomento trattato è la sicurezza nel lungomare. “Anni fa si procedette all’acquisto di un dispositvo autovelox, con relativo addestramento dei Vigili che fine ha fatto?”, si chiede il Pd. “Visti i ripetuti incidenti, causati dall’assenza di disciplina alla guida e di disprezzo del codice della strada – aggiunge il coordinate Casablanca – ci sembra necessario installarlo, per stabilire rigide regole di sicurezza, per pedoni, ciclisti (che per evitare pericoli transitano spesso sui marciapiedi). Anche su Via Savoca, un semaforo all’incrocio è necessario visti i recenti incidenti, che purtroppo avevamo previsto”.
Quarto argomento, il piano mobilità per i mesi estivi. “Al riguardo – spiega Casablanca – avevamo fatto delle proposte ben precise. Auspichiamo che concretamente siano prese in considerazione, il caos dei mesi estivi è sotto gli occhi di tutti, come si vuole affrontare questa criticità? Come si vuole rendere vivibile la nostra città in termini di mobilità sostenibile ed ambiente? Il sindaco e l’amministrazione comunale non sfuggano ad un confronto costruttivo e concreto. Vedremo se nei fatti ci sarà questa disponibilità oppure solo parole di circostanza”.