Economia

Sacal, ecco il Piano industriale: «A Reggio un milione di passeggeri»

Ammonta a 150 milioni di euro l’entità finanziaria del piano industriale di Sacal, la società degli aeroporti calabresi, illustrato stamane alla Cittadella regionale di Catanzaro dal presidente Giulio De Metrio in una riunione del Cda aperta con un saluto del presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì.

L’investimento: 150 milioni in 15 anni

«Si tratta di un piano – ha anticipato De Metrio parlando con i giornalisti – che tiene presente la situazione del Covid, che ha impattato ferocemente tutto il sistema aeroportuale mondiale, europeo e italiano, senza risparmiare Sacal, e che si porta dietro un investimento sui tre aeroporti di 150 milioni di euro nell’arco dei 15 anni di cui più di cento solo nel primo quinquennio.

Investimenti che riguardano tutti e tre gli scali, con dimensioni ovviamente diverse, e che traguardano aspetti come l’ampiamento dei terminal, delle infrastrutture e il miglioramento della qualità dei servizi. Su tutti e tre aeroporti, il criterio guida sarà quello della sostenibilità ambientale: non più navicelle spaziali di forme strane che vengono ad atterrare sul nostro territorio con poca o nulla connessione anche culturale con il territorio ma progettualità figlie dell’economia circolare, della digitalizzazione e della sostenibilità».

Passeggeri: Reggio e Crotone toccheranno il milione, Lamezia 6

«In termini di numeri di passeggeri, che sono vecchie metriche che però bisogna utilizzare per dare delle dimensioni comprensibili – ha aggiunto De Metrio – pensiamo che, partendo dai due aeroporti più piccoli, quello di Reggio, superate le restrizioni operative sulle quali stiamo lavorando alacremente, possa superare in un certo numero di anni, emergenza covid permettendo, il milione di passeggeri, e questo è anche l’obiettivo di lungo periodo per l’aeroporto di Crotone.

Pensiamo che per Lamezia un obiettivo raggiungibile, serio, sempre in un contesto di crisi finita, possa raggiungere e superare i sei milioni di passeggeri.

Del resto – ha aggiunto De Metrio – questa è una società per azioni e tutto questo sviluppo lo facciamo per creare ricchezza. Il margine operativo passerà dai quattro milioni del 2019, senza considerare 2020 e 2021 a causa della crisi pandemica, agli undici milioni del 2025, fino ad arrivare a cifre ancora superiori nel lunghissimo periodo. Nello sviluppo, dunque, ci sarà anche capacità di creare valore e ricchezza per gli azionisti. Parimenti crescerà l’Ebitda margine, il rapporto tra margine Ebitda e fatturato».

Cda in tutt’e 3 le città, a rotazione

«Più che un piano industriale quello che abbiamo pensato è un programma culturale nel senso che oltre a parlare d’investimenti e infrastrutture parleremo anche della forte interconnessione che esiste tra gli aeroporti e i territori.

Proprio per sottolineare la forza del collegamento e dell’interconnessione con i territori abbiamo deciso che per la prima volta i Cda della Sacal si svolgeranno a rotazione nei tre aeroporti. Gli aeroporti – ha aggiunto De Metrio – sono un elemento imprescindibile per lo sviluppo sociale ed economico del territorio. E per questo il tema sarà affrontato in questi termini nel nostro piano industriale. L’altro elemento importante è che parliamo di un sistema aeroportuale e non di singoli aeroporti che lavorano per se stessi, un sistema che fa leva sui punti di forza e sui punti di debolezza dei singoli scali».

Per il presidente di Sacal la scelta di tenere le riunioni di volta in volta in ognuno dei tre scali rappresenta «un elemento importante e un messaggio molto forte che non significa che quando saremo a Reggio o a Crotone parleremo solo di Reggio e di Crotone. Vuol dire, invece, che ogni volta che ci riuniremo per parlare di Sacal e del sistema aeroportuale lo faremo nelle singole città. E’ un segnale simbolico molto importante».

Pandemia e crisi di liquidità

«Abbiamo affrontato una crisi di liquidità, dovuta unicamente alla pandemia, ma la struttura e il modello di business di Sacal è sano. Questa società prima del Covid ha chiuso tre bilanci consecutivi in positivo e sottolineo che puo’ fare anche molto meglio in un mercato normale, e lo farà. La pandemia ha provocato un calo del traffico in tutti gli aeroporti del Paese e in Sacal, anche se in misura ridotta – ha aggiunto – e quindi questo ha generato una situazione di carenza di cassa».

L’aumento di capitale

«Per sanare questa situazione – ha affermato Giulio De Metrio, riferendosi alla carenza di liquidità generata dall’emergenza Coronavirus – ci siamo rivolti ai soci per un aumento di capitale, e i soci hanno risposto bene: l’aumento di capitale, che è un elemento sensibile, è in corso con buoni risultati fino ad adesso, e questo ci porterà sempre più fuori dal problema della liquidità in modo da pensare allo sviluppo.

Tutto questo è molto aiutato – ha detto ancora il presidente di Sacal – anche dai ristori della Regione prima di tutto, 6,8 milioni che non sono ancora nelle casse della società perché aspettiamo il via libera dall’Europa, e dal contributo statale, i famosi 735 milioni da dividere tra tutte le società aeroportuali del Paese. All’aumento di capitale, che è denaro conferito dai soci, si aggiunge dunque anche questo contributo molto importante che arriva dal settore pubblico, Regione in primis e lo Stato, il governo centrale».

Problema-Alitalia e speranza-Ita

«Speriamo quindi – ha aggiunto il presidente della Sacal, in riferimento alla new company Ita – che dal 15 ottobre o quando sarà il nuovo soggetto industriale sia in grado di operare normalmente pagando i servizi come si fa nel buon business internazionale. C’è un nuovo vettore che sta per partire, noi ovviamente facciamo il tifo. E’ chiaro che questa situazione ha penalizzato tutti, in particolare Sacal perché l’attuale Alitalia vola sui nostri aeroporti senza pagare le fatture e quindi abbiamo un bel problema da questo punto di vista».

«Più compagnie sono una risorsa»

«Uno dei nostri capisaldi – ha sostenuto tra l’altro De Metrio – è quello di non affidarci ad un singolo vettore, ma stimolare una pluralità di vettori per i nostri aeroporti. La presenza di più vettori serve ad avere un maggior numero di servizi e di orari ma aiuta enormemente anche la competitività delle tariffe e favorisce in qualche modo prezzi più abbordabili per tutti quanti.

Questo però è un obiettivo che ha bisogno di tempo perché le compagnie aeree hanno necessità intanto di riassestarsi dopo la crisi Covid, poi di tempi adeguati per programmare le risorse della flotta e del personale navigante per poi dedicare aeromobili ai vari aeroporti. Da parte nostra c’è la massima apertura per ospitare il maggior numero possibile di compagnie aeree».

Bocca chiusa sui bilanci

Il presidente di Sacal ha evitato di entrare nel merito dei dati di bilancio.
«Non vorrei anticipare nulla perché – ha detto – abbiamo l’assemblea straordinaria per l’approvazione del bilancio 2020 il 15 settembre. Per correttezza non posso esprimermi. Quello che posso dire è che i risultati 2020 saranno negativi in maniera analoga a quanto lo sono stati in tutti gli altri aeroporti nazionali. Purtroppo il 2020, così come il 2021 in prospettiva, è un anno tragico per il trasporto aereo in generale per quello nazionale in particolare, quindi in risultati di Sacal saranno allineati a quelli negativi di tutti gli altri aeroporti italiani. Sui numeri, che avrete, bisognerà aspettare l’assemblea del 15 settembre».