Hanno lanciato un disperato appello al presidente del consiglio comunale Pippo Previti. Sono esasperati, senza stipendi da tre mesi, senza risposte, stremati da una mobilitazione che ormai va avanti da una settimana. I lavoratori Atm non ce la fanno più e oggi hanno chiesto ancora una volta che si faccia qualcosa per aiutarli. “E’ un grido d’aiuto che vogliamo arrivi al Commissario Croce tramite il Consiglio Comunale, affinché comprenda, oltre le proteste, la disperazione di 600 famiglie e quanto queste contino e abbiano fiducia sulla sua fattiva opera di risanamento di un’azienda ormai al collasso”, ha spiegato Giovanni Burgio, uno degli autisti che in questi giorni è rimasto a presidiare Palazzo Zanca giorno e notte. I sindacati restano accanto a questi padri e madri di famiglia che reclamano solo che siano rispettati i loro diritti. “La disperazione di questi lavoratori – dichiarano Barresi – Lasagni – Alizzi – Urdi – responsabili di Orsa – Uil – Ugl – Cub – cresce giorno per giorno e non si intravedono imminenti spiragli che possano consentire di dare date certe per il pagamento delle spettanze arretrate”. I lavoratori non prendono un soldo ormai da luglio, non c’è ancora traccia né del milione 300mila euro deliberato la scorsa settimana dal commissario Croce né dei 18 milioni di euro che dovrebbero arrivare da Roma.
Il presidente del consiglio comunale però non è rimasto insensibile al disperato grido d’aiuto di questi dipendenti. Ha preso carta e penna e ha scritto al commissario Croce, al neo presidente della Regione Crocetta e al Presidente del Consiglio dei Ministri Monti per segnalare la grave situazione in cui versano Messina e i suoi lavoratori. “Da più di tre mesi tutti i lavoratori dell’Azienda non percepiscono lo stipendio a causa, tra l’altro, della mancanza o insufficiente liquidità del Comune, ente proprietario, il quale si ritrova oggi ad approvare numerose problematiche causate anche dal mancato o insufficiente trasferimento delle risorse regionali e statali. Rispetto ad altre città come Palermo, Catania (100 milioni di euro ciascuno) e Parma, Messina non ha beneficiato di alcun aiuto economico accentuando quella crisi finanziaria che si è acuita negli ultimi anni. Riteniamo necessario che questi lavoratori abbiano, al pari degli altri, quanto dovuto attingendo alle risorse disponibili e a trasferimenti aggiuntivi che, in particolare il Signor Presidente del Consiglio e il Signor Presidente della Regione Sicilia, non vorranno far mancare anche a questa nostra Comunità che versa, allo stato, in una grave crisi economica e merita la stessa attenzione riservata ad alcune altre città che godono o hanno goduto di maggior tutela”. Queste le parole di Pippo Previti che adesso spera in una risposta celere da Palermo e Roma.
Sindacati e lavoratori continuano però a chiedere a gran voce la convocazione dell’incontro annunciato ormai parecchi giorni fa dal commissario Croce. “Occorre pensare al futuro dell’azienda e del servizio reso alla città. Oggi che vi e’ una nuova guida politica alla Regione bisogna convocare urgentemente quel tavolo tra Comune, Assessorato Regionale e Sindacati per recuperare in questi mesi di commissariamento il tempo perduto e programmare gli interventi necessari per salvare azienda, il servizio e la piena occupazione dei lavoratori”. Sindacati e lavoratori Atm non hanno dubbi e andranno avanti. La protesta, purtroppo, continua. (Francesca Stornante)