Venerdì e sabato è andato in scena alla Sala Laudamo, per la rassegna “Show-Off”, Love is the answer (L’amore è la risposta) uno spettacolo prodotto dalla Società cooperativa Sinfonietta Messina, un ensemble di musica, danza e recitazione, finalizzato alla celebrazione dell’amore in tutte le forme, da quello di coppia, a quello per tutti gli esseri viventi, fino al misericordioso amore divino. Scritto da un’ispirata Raffaella Cannioto e con la corroborante regia di Simonetta Pisano, la messa i scena si è sviluppata in un susseguirsi di canzoni, per lo più di carattere melodico e sentimentale, sul tema dell’amore, alternate alla recitazione di versi, e non sono mancati anche due momenti di danza di coppia.
I cantanti Danilo Cucurullo e Eliana Risicato sono stati i principali protagonisti della singolare performance. Cucurullo, interprete della maggior parte delle canzoni, ha mostrato, oltre a una voce chiara e intonata, una particolare sensibilità interpretativa e l’essere stato perfettamente a proprio agio nell’esecuzione dei brani, da quelli più “sentimentali” a quelli più profondamente impegnati, come la splendida “Preghiera in Gennaio” di Fabrizio De Andrè, probabilmente il momento più alto e commovente dello spettacolo. Eliana Risicato ha saputo bene adattare la sua voce da cantante di jazz ai brani più orecchiabili intonati durante la serata, dando prova ancora una volta di grande professionalità. Molto efficaci gli arrangiamenti di Francesco Pisano, impeccabile esecutore alla tastiera. Nel complesso ottima la performance del gruppo musicale “Sinfonietta Messina”, composto, oltre che da Pisano, da Matteo Brancato alle tastiere, Giovanni Alibrandi al violino, Alessandro Blanco alla chitarra, Pino Garufi al basso e Stefano Sgrò alla batteria. I due balletti, interpretati da Alice Rella e Danilo Smedile, caratterizzati da movenze sensuali ed eleganti, con la seconda danza interpretata dalla coppia sotto un ombrello, hanno purtroppo risentito un po’ dell’esiguità dello spazio, con i ballerini costretti a danzare per lo più sotto il palcoscenico, il che ha consentito solo agli spettatori delle prime file di ammirare appieno gli armonici passi di danza.
L’attore Gianni Fortunato, infine, si è calato negli scomodi panni di uno qualunque di noi – in un tempo e luogo imprecisati – alla ricerca dell’Essenza attraverso il travagliato rovello interiore, trovando alfine nel silenzio della preghiera la risposta, che sembrerebbe risiedere nell’abbraccio cosmico, nel lasciarsi inondare dall’Amore, messaggio attualissimo, a dispetto dell’apparente contrasto con la materialità che caratterizza questa nostra epoca.
Tosi Siragusa