“Domani avremo allenamento e parleremo. Chi ha problemi e non è adatto a quest’ambiente deve andare via, non me ne frega niente”. Si dice “amareggiato, incazzato e deluso” a fine partita, mister Giacomo Modica, prima di prendersi le sue responsabilità. “Non sarò stato in grado di preparare bene la partita, tutti dobbiamo chiedere scusa ai tifosi, alla società e alla città. Siamo stati imbarazzanti, mi aspettavo qualche passo in avanti rispetto alla buona prestazione col Troina, nonostante la Vibonese sia una signora squadra, e invece abbiamo fatto passi indietro. In settimana c’è stata grande applicazione ma gli allenamenti sono una cosa e la partita è un’altra. Se ci smarriamo dopo un gol vuol dire che non siamo in grado di affrontare questa stagione. Ci può stare di sbagliare una partita ma non in questo modo, se non c’è alcuna reazione è ovvio che, contro una squadra forte, si va incontro a queste figuracce”.
Ma come risolvere la situazione per il futuro? “Non so se è così facile – risponde Modica -. Mi arrabbio perché la squadra potrebbe fare bene, nonostante i problemi. Mando in campo buoni giocatori ma se ad ogni avversità non ci capiamo più niente vuol dire che non c’è spessore. La rosa è ampia, dobbiamo provare nuove soluzioni, tanto peggio di oggi non si può fare. Ho provato a tutelare i giocatori ma quando si sbagliano tante partite si va via, come succede agli allenatori. Se c’è qualche problema deve venire fuori, invece chi ha voglia di restare deve lavorare tanto”.
Il presidente Pietro Sciotto non si presenta nel dopo partita ma, tramite l'ufficio stampa, manda le sue "scuse ai tifosi e alla città".
Si presenta invece il centrocampista Stefano Maiorano: "“Dovevamo fare meglio rispetto a domenica scorsa e invece abbiamo fatto molti passi indietro. Forse è questione di mancanza di personalità. Mi dispiace tantissimo, a Messina ho vissuto altri momenti, purtroppo oggi ci tocca questo. Chiedo scusa anzitutto ai tifosi, non si meritano queste prestazioni, si può anche perdere ma non così. Dobbiamo lavorare tantissimo e uscire presto da questo periodo. Non è la prima volta che, dopo una buona prestazione, ne arriva un’altra negativa. Parla la classifica. In settimana gli allenamenti sono intensi, la squadra segue il mister ma la domenica non c’è la giusta mentalità”. Come se ne esce? – la domanda è sempre la stessa -. “L’unico modo che resta è quello di lavorare seriamente e provare a dare più degli avversari”.
Tutt’altro sentimento, ovviamente, in casa Vibonese. “La mia squadra è forte e sta crescendo – dice mister Sasà Campilongo -. Il Messina giocava con un 18enne prima punta, può anche essere un fenomeno ma contro giocatori di categoria serve furbizia e cattiveria. Sapevo che loro con tre over in mezzo al campo e i due esterni ci potevano mettere in difficoltà, quindi ho messo due esperti come Tito e Franchino a limitarli, è risultata una scelta vincente”.