Quando si perde 5-0 in casa c’è poco da commentare, eppure mister Arturo Di Napoli parla tanto ed è un fiume in piena: “Abbiamo fatto una grande figura di merda – dice e lo ripeterà più volte nel corso della conferenza stampa -, non trovo termini più carini per dirlo, chiediamo scusa ai tifosi. Sì, il Benevento è superiore ed ha giocatori straordinari, ma non ci sono cinque gol di scarto tra noi e loro. Può anche capitare di andare sotto 2-0 ma poi non ci si può disunire così, è mancato tutto. Abbiamo sbagliato, io per primo che forse ho preparato male la partita tatticamente o non ho dato la giusta adrenalina ai giocatori. A fine gara erano dispiaciuti ma questa non è la mia squadra altrimenti, a prescindere dalla caratura dell’avversario, non si spiega l’ottima prestazione contro il Martina. Dobbiamo farci un esame di coscienza, ripartire e riguadagnarci il rispetto che oggi abbiamo perso”.
Poi Di Napoli lancia un messaggio criptico: “Forse tra qualche settimana capirete perché – prosegue – ma ci sono anche delle attenuanti, la squadra non c’era mentalmente, si danno segnali sbagliati. Questo crea problemi a chi si appresta a crearsi un sogno”.
Sullo 0-4 è partito il coro “vergognatevi”. “Per la partita di oggi sì – continua il mister – ma per il resto assolutamente no, la squadra non ha mai mollato e alcuni si sono sacrificati anche se non erano in buone condizioni fisiche. Abbiamo 25 punti, non vi dico tra quante difficoltà ci alleniamo ogni giorno, sempre su campi diversi. Accettiamo i fischi ma fino ad un certo punto, dobbiamo essere uniti perché è in questi momenti che si vede la squadra. I tifosi si devono fidare di me, perdere 5-0 è vergognoso, dobbiamo prenderci tutti le nostre responsabilità”.
Di Napoli ha diretto gli allenamenti solo da mercoledì scorso. Prima è stato a impegnato a Roma nell’ambito del processo Dirty Soccer, che lo vede tra gli imputati. “Ma non voglio alibi, non ha funzionato niente – conclude -. Le giustificazioni sono per i deboli, non per noi, sono avvelenato e i giocatori più di me. Ma ricordo che il nostro obiettivo è la salvezza ed abbiamo un buon margine di vantaggio, pur se non dobbiamo cullarci. La squadra non è da rifondare, ha sempre sputato sangue, oggi no e ne analizzeremo i motivi”.
In sala stampa anche Luca Martinelli, forse il giocatore migliore della stagione del Messina ma anche lui oggi in difficoltà. “Non siamo riusciti a mettere in pratica ciò che avevamo preparato – afferma -, ci assumiamo le nostre colpe. Nel primo tempo abbiamo cercato di giocare, anche sul 2-0 sapevamo che un gol avrebbe riaperto la partita, invece anche poi arrivavamo sempre dopo sulla palla. Chiediamo scusa ai tifosi per la prestazione, siamo arrabbiati, ora dobbiamo ripartire in vista della prossima partita, attraverso il lavoro, con la giusta lucidità, consapevoli dei nostri errori che non dobbiamo più commettere per ottenere una salvezza tranquilla prima possibile, mantenendo alta la concentrazione”.
Chiede scusa anche il direttore sportivo Christian Argurio: “Si può perdere ma non 5-0, è mortificante, mi fa stare male. Hanno contribuito una serie di fattori e la prestazione è stata pessima per colpa di tutti, non bisogna colpevolizzare i singoli giocatori. Bisogna analizzare questa giornata bruttissima, capire i motivi della sconfitta e ripartire da quello che di buono ha fatto questa squadra durante il torneo. Il Benevento è una grande squadra, vale dieci volte la nostra, ma questa non è una giustificazione. Prestazioni come queste non devono mai più verificarsi. In questo mese faremo qualche intervento sul mercato per migliorare la nostra rosa, ottenere una salvezza tranquilla prima possibile e costruire qualcosa per il futuro”.
Di tutt’altro umore, ovviamente, l’allenatore del Benevento, Gaetano Auteri, che incredibilmente era passato al San Filippo anche lo scorso anno con lo stesso risultato, sulla panchina del Matera. “Abbiamo fatto una gara molto autorevole e importante, tenendo bene il campo, stiamo bene e in crescita ma dobbiamo già pensare alla prossima, contiamo di fare meglio rispetto al passato”. Due brevi passaggi, infine, su Ciciretti (“non ha ancora espresso tutte le sue grandi qualità”) e Di Napoli (“lo stimo molto, rispetto all’inizio del campionato il Messina è cresciuto molto”).
(Marco Ipsale)