Un punto guadagnato o due punti persi? Di Napoli non sa scegliere, sorride e poi dice che è tanto l’uno quanto l’altro. Due punti persi perché “la Juve Stabia è una buona squadra, ben messa in campo, che potrebbe avere più punti in classifica, ma oggi noi meritavamo di più”, un punto guadagnato perché “la prestazione mi è piaciuta, era la gara che dovevamo fare, una risposta dopo la prestazione negativa di Catanzaro. Abbiamo avuto quattro o cinque palle gol ma è mancata cattiveria sotto porta ed anzi a fine primo tempo Berardi ha evitato la beffa. Il nostro primo tempo è stato uno dei migliori della stagione, non siamo riusciti a segnare un po’ per sfortuna e un po’ per imprecisione, poi siamo calati. Ma la squadra ci crede, ha un’anima, mette grande impegno e, se pensiamo a come siamo partiti e com’era l’anno scorso, dobbiamo goderci questo momento”.
Conforta la forza della difesa, la migliore del campionato con soli sei gol al passivo, dei quali appena uno in casa; preoccupa la sterilità offensiva. Il Messina ha il quint’ultimo attacco del campionato, solo 10 gol e solo uno in più di Benevento, Akragas e Lupa Castelli Romani. “Davanti ci manca qualcosa, è sotto gli occhi di tutti – prosegue -, ma siamo stati anche sfortunati perché da tempo ci mancano due titolari come Gustavo e Tavares ed anche quando c’erano non sono mai stati al massimo della condizione. Cocuzza non aveva mai fatto la terza serie e sta tirando la carretta, Leonetti ha avuto un buon impatto ma non può essere al massimo della forma. Facciamo fatica a trovare la punta che cercavamo già ad agosto, non possiamo permetterci un giocatore da 70, 80 o 90mila euro a stagione, dobbiamo essere realisti. A centrocampo, invece, sono più tranquillo perché sia Baccolo sia Bramati hanno le qualità per fare sia da play sia da filtro. Peccato che anche loro siano martoriati dagli infortuni, ma speriamo di recuperarli presto. Comunque abbiamo una squadra straordinaria, che merita grande rispetto perché ha fatto grandi cose, basta guardare quello che hanno speso altre squadre che si trovano sotto di noi. Se ci sarà la possibilità proveremo a migliorarci ancora”.
Il rischio è che la mancanza del gol diventi un’ossessione: “Quando non si segna è dura – prosegue Di Napoli -, io giocavo in quel ruolo e mi giravano le scatole. Ma bisogna continuare a lavorare così, abbiamo dato tutto provandoci fino alla fine, e il gol arriverà. Le critiche ci stanno, dopo la sconfitta di Catanzaro eravamo tutti incazzati neri. Il nostro obiettivo è quello di arrivare più in alto possibile prima della sosta”.
Ha dato buoni frutti la scelta di inserire Martinelli sulla destra e Burzigotti a far coppia con Parisi al centro della difesa. “Palumbo mancherà per un mese – conclude Arturo – e questa mi è sembrata la soluzione migliore. Barilaro è giovane ed ha delle buone qualità ma deve migliorare molto nella fase difensiva, mentre Frabotta non l’ho visto convinto durante la settimana. Martinelli ha già fatto quel ruolo in passato ed anche oggi ha fatto molto bene”.
(Marco Ipsale)