Il parquet sconnesso, l’insufficiente e mancato funzionamento delle grigie di raccolta acqua piovana, la ruggine negli anelli metallici di base delle quattro colonne a sostegno del grande portale e nei pilastri di sostegno alla pensilina. Ed ancora l’arretramento del semaforo di via Dogali per evitare interferenze con la linea tranviaria e il ciottolato cementato tra i binari per consentire un passaggio più agevole ai mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine.
Tutti i problemi di piazza Cairoli dovevano essere risolti da un progetto comunale, finanziato in un primo momento con 400mila euro dalla Regione, somma poi ritirata a causa dell’immobilismo istituzionale. Il parquet sarebbe stato sostituito da pietra bianca di Modica e sarebbero state collocate anche nuove panchine in pietra bianca e lavica, oltre alla piantumazione di una palma Washingtonia sul lato monte della piazza.
Se tutto questo non si farà, c’è qualcosa che si può fare comunque, subito e a costi irrisori. Provvedere alla sostituzione dei pezzi di legno rotti o mancanti e, soprattutto, fare più attenzione alla pulizia della piazza che rappresenta il punto centrale della città, meta anche di tanti croceristi. Tramite il nostro numero What’s App, 392 8954421, riceviamo la segnalazione di un nostro lettore che ha fotografato un topo, tra l’altro nei pressi di alcuni esercizi commerciali, anch’essi danneggiati dalla poca pulizia del contesto. Non bisogna dimenticare che a pochi metri, sotto la via Tommaso Cannizzaro, scorre il torrente Portalegni. Allo sfocio sul mare, si vede chiaramente lo scarico in acqua di una fogna a cielo aperto e si sente un odore nauseante. Mancano i fondi per intervenire in questo torrente, l'acqua è marrone e le conseguenze si riversano su tutto il territorio circostante, in pieno centro cittadino.
Evidenziamo anche altre due segnalazioni ricevute da What’s App. Terminata la stagione estiva, a Galati Marina, sono stati rimossi i contenitori installati in spiaggia per la raccolta differenziata. Nulla di strano, se non fosse invece che i sacchi contenenti i rifiuti sono stati lasciati in spiaggia. Un malcostume diffuso se è vero che troppo spesso, quando vengono effettuate operazioni di pulizia, passa poi ancora del tempo prima che i resti del lavoro vengano portati via.
Un’ultima segnalazione riguarda una buca stradale. In città ce ne sono tante, ma questa, tra le vie Tommaso Cannizzaro e Carlo Botta, assume proporzioni tali da mettere a serio rischio l’incolumità di chi si sposta sui mezzi a due ruote, oltre a costituire un potenziale danneggiamento per le automobili di passaggio.